Presentato a Cropani Marina presso il Centro di Aggregazione “Bella Piazza” dell’Associazione Ginevra, il libro di Antonio Cannone, “aMalavita”.
L’iniziativa, organizzato dalla Pro loco di Cropani, ha visto la partecipazione di un pubblico attento grazie anche al parterre d’eccezione presente, oltre all’autore. In apertura, il presidente della Pro loco Angelo Grano ha presentato l’evento in un contesto come il Comune di Cropani, negli anni passati sciolto per mafia. “Nel libro di Cannone si parla dei nostri territori, paesi e città calabresi che si assomigliano e dove le condizioni di degrado, come ben narrato nelle 352 pagine del testo, determinano poi situazioni al limite della legalità”. Il presidente della Pro loco ha ringraziato tutti i presenti per la partecipazione in una struttura che si adopera per la divulgazione della cultura a Cropani. Nel suo saluto, il sindaco di Cropani, Raffaele Mercurio ha parlato dell’esperienza di amministratore dopo il periodo di commissariamento. Quindi gli interventi di Giuseppe Brugnano, Segretario nazionale del Sindacato Fsp della Polizia di Stato che ha ricordato “gli anni difficili di Lamezia e il duplice omicidio del sovrintendente Aversa e dalla moglie. Il personaggio Totò, nel libro di Cannone, lotta per la legalità e nel testo è narrato molto bene la differenza di chi compie delle scelte sbagliate e chi invece sceglie da che parte stare. Un libro in cui ognuno di noi si può rivedere, perché ognuno di noi può essere Totò e può avere compagni d’infanzia che hanno scelto altre strade, per questo io dico che aMalavita è un libro da leggere, e da far leggere soprattutto nelle scuole”.
Parole di elogio al libro sono arrivate anche dal vicequestore, Vincenzo Albanese. “Ho letto il libro tutto d’un fiato. Un libro molto bello che fa capire la realtà che accomuna le nostre città. Un libro che parla di muri da scalare in quartieri difficili come quelli di Lamezia, dove ricordo il grande sacrificio del nostro corpo di Polizia con l’omicidio di Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano. Un libro dove si raccontano storie vere ma romanzate, forse anche autobiografiche, e dove si scorge la vena di un grande narratore”.
Di spessore anche l’intervento dell’avvocato penalista, Pietro Pitari. “Il libro aMalavita ha la capacità di catturare l’attenzione dalla prima all’ultima pagina. Dopo ogni capitolo si avverte la necessità di continuare a leggere e questo grazie alla capacità dell’autore al quale bisogna fare i complimenti”. Pitari, cittadino illustre di Cropani ha poi fatto accenno alla comunità locale. “Il novantanove per cento dei cittadini di Cropani sono persone perbene”.
Dall’autore del libro, ringraziamenti alla Pro loco e al suo presidente Grano, al sindaco e responsabili del Centro aggregazione “Bella Piazza”. “Cropani come Lamezia – ha detto Cannone – è stata sciolta per mafia. Due esperienze simili che devono far riflettere. Nel mio libro parlo di come si arriva a quella che oggi è la ‘ndrangheta. Una potente organizzazione criminale che ha smesso di sperare perché ha capito che non deve far parlare le armi, ma muoversi fra i meandri del potere grazie allacomplicità di certi politici. E lo fa bene, avendo in mano gran parte del tessuto economico di interi territori calabresi e non solo”.
Presente all’iniziativa anche Antonio Serratore, uno dei migliori investigatori della Polizia, promosso per merito straordinario alla qualifica superiore per le indagini condotte sulla criminalità organizzata. L’iniziativa ha avuto un intermezzo musicale con il maestro, Luigi Cimino.