Martedì 25 ottobre il Civico Trame di Lamezia Terme ospiterà la “Rete delle Culture e la riforma del Terzo settore”

Martedì 25 ottobre il Civico Trame di Lamezia Terme ospiterà la “Rete delle Culture e la riforma del Terzo settore”

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Martedì 25 ottobre il Civico Trame di Lamezia Terme ospiterà la “Rete delle Culture e la riforma del Terzo settore”Martedì 25 ottobre alle 17 le associazioni e gli operatori culturali calabresi sono invitati a incontrarsi al Civico Trame di Lamezia Terme, in via degli Oleandri 5, per conoscere e fare il punto su “La Rete delle Culture e la riforma del Terzo settore”.

Interverrà Ledo Prato, presidente eletto della Rete e Segretario Generale dell’Associazione Mecenate 90, esperto di politiche di tutela e valorizzazione di Beni Culturali e di aspetti giuridico – amministrativi legati alle problematiche relative alla programmazione territoriale e ai modelli di sviluppo sostenibile per la valorizzazione dei sistemi culturali. Seguirà un dibattito aperto con il pubblico.

L’occasione nasce dalla necessità di discutere sui limiti, le potenzialità e l’impatto della riforma del Terzo Settore che prevede un nuovo regime fiscale per le organizzazioni senza scopo di lucro e la creazione di un Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, in questa fase di difficile attuazione segnata dalla burocratizzazione dei pur legittimi controlli delle istituzioni preposte, pur mantenendo i valori distintivi degli enti del Terzo Settore: la cooperazione, la partecipazione attiva, il perseguimento dell’interesse e del bene comune.

Nell’occasione verrà presentata la Rete delle Culture, fondata a Roma il 10 maggio 2022 anche grazie all’iniziativa della Fondazione Trame di Lamezia Terme e di Consorzio Jobel di Crotone.

Il tessuto associativo culturale del nostro Paese è composto da associazioni culturali e di promozione sociale, da fondazioni, cooperative sociali e culturali, piuttosto fragili e composte per lo più da volontari. La riforma del Terzo Settore, in attesa dell’abrogazione del precedente regolamento, porterà con sé molti cambiamenti e molte di queste realtà stanno valutando quale sia il regime più consono da adottare: l’invito a unirsi e fare rete ha come obiettivo affrontare al meglio queste nuove sfide e perseguire l’interesse pubblico condividendo esperienze, obiettivi, valori, programmazioni e buone pratiche. Per non correre il rischio che l’attuale dispersione diventi penalizzante per le molte organizzazioni che dovranno nei prossimi mesi assumere scelte strategiche per il proprio futuro, e che il settore culturale esca impoverito da questa onda lunga di innovazione legislativa.

L’esperimento di aggregazione è volto a irrobustire il settore culturale per troppo tempo in Italia rimasto isolato e privo di una adeguata cornice normativa, per  provare a liberare energie e risorse per innovare e creare valore cogliendo le buone opportunità che la riforma porterà con sé.

La Rete delle Culture è una risposta concreta alla necessità di accompagnare gli enti non lucrativi che operano nel settore culturale e sociale ad affrontare questa lunga fase di transizione che darà loro una nuova fisionomia, senza disperdere quel patrimonio di esperienze che animano le comunità in ogni parte del Paese.

La Rete si pone come punto di confronto, di rappresentanza, di servizi e, allo stesso tempo, come strumento di formazione per la crescita degli Enti aderenti, luogo di co-progettazione di piani e programmi culturali condivisi.

L’adesione è ancora aperta a tutti coloro che vogliano condividerne la Carta dei Valori e lo Statuto, e nell’occasione dell’appuntamento del 25 ottobre sarà possibile associarsi.


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