Arriva da Bari un altro importante riconoscimento per il libro “aMalavita” di Antonio Cannone. Il romanzo di formazione del giornalista e scrittore lametino, edito da Città del Sole, è giunto in finale con menzione speciale al Premio Fortuna, concorso nazionale di letteratura organizzato dall’Associazione culturale Artemisia e patrocinato da Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Comune di Bari, Università degli Studi di Bari, Federazione Italiana Teatro Amatori. La serata di premiazione si terrà a Bari il prossimo 25 giugno.
“aMalavita”, edito da Città del Sole di Reggio Calabria, è la storia di un’infanzia in Calabria. Al Sud del Sud, vista attraverso gli occhi di Totò che vive – tra ribellione interiore e spensieratezza – gli anni della prima infatuazione; delle prime amicizie e dei giochi di quartiere. Passando dalle esperienze di gruppo e attraversando storie di emarginazione e delinquenza, povertà e consapevolezza di una realtà difficile segnata da profonde ingiustizie ed eventi dolorosi e spregevoli.
Un racconto che restituisce uno spaccato di vita di un passato che finisce per prendere la forma del presente con implicazioni nel tessuto sociale, esercitate da una ‘ndrangheta più che mai padrona delle sorti del territorio. Un confine fragilissimo tra legalità e illegalità per comprendere come nasce il fenomeno mafioso di quell’aggregazione criminale che oggi è diventata una delle più potenti al mondo. Di come la ‘ndrangheta entra nelle amministrazioni e nelle imprese aiutata da certa “classe dirigente” che governa interi territori del Sud. Favorita dal perenne disagio sociale che si traduce in un percorso tortuoso di sopravvivenza, tra violenze fisiche e psicologiche. Ma anche un romanzo per sperare di poter liberare quelle terre in mano all’antiStato cambiando il sistema e affidando ai giovani il riscatto e la rinascita.