Galattica. Un nome decisamente ‘stellare’ per il nuovo centro salute attivo da qualche giorno in via Gronchi a Lamezia Terme. Si tratta dell’Unità di cure complesse primarie coordinata dalla dottoressa Franca Ferrari e che costituisce un fiore all’occhiello per la sanità pubblica. Nella nuova struttura operano in coworking 11 medici di famiglia e un pediatra di libera scelta; altri 4 medici assicurano la continuità assistenziale diurna ed inoltre è attiva la guardia medica h24 per l’area di Lamezia Est (ex Comune di Nicastro). C’è anche la sala prelievi, attiva solo due volte a settimana, riservata unicamente ai pazienti dell’Uccp.
Galattica non ha barriere architettoniche all’interno ed è dotata di tutti i dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa vigente; all’esterno il piazzale è fornito di parcheggi per ambulanze, per i disabili e per le donne in attesa. Per maggiore comodità agli utenti è stato anche chiesto, alle autorità comunali, di istituire una fermata dell’autobus nei pressi del nuovo centro salute; ciò, in modo da poter usufruire anche del trasporto pubblico.
Quella di via Gronchi è la sede centrale dell’Uccp di Lamezia, mentre in via Dei Mille continua a essere operativa la sede di riferimento con 5 medici impegnati h12. Da sottolineare che è associato all’Uccp anche lo studio medico di via Rocco Scotellaro a Sant’Eufemia. In pratica l’Unità di cure complesse primarie copre ormai tutto il territorio lametino. “L’Uccp è un servizio alla comunità – tiene a puntualizzare la dottoressa Franca Ferrari – Si tratta di realtà che ben si radicano sul territorio in quanto si rivolgono essenzialmente ai pazienti fragili e cronici. La presenza dell’Uccp abbatte le liste d’attesa e i ricoveri impropri in ospedale; da rimarcare, inoltre, la notevole riduzione degli accessi in pronto soccorso”.
Galattica si avvale di personale medico e infermieristico altamente professionale e qualificato; una grande squadra quotidianamente impegnata in quel processo di riorganizzazione della sanità locale tanto agognato. Una sanità che diventa presidio sul territorio e che garantisce un servizio celere ed efficiente all’utenza: l’obiettivo prioritario è quello di allentare la pressione sulle strutture ospedaliere e agevolare la continuità assistenziale, grazie ad un sinergico coordinamento dei medici di medicina generale.
Grazie ad una medicina territoriale che risponde alle istanze impellenti dei pazienti, si consolida la consapevolezza di poter contare su medici di famiglia preparati e competenti. Si rafforza la fiducia in un sistema che nella nostra regione va ricostruito con realtà all’avanguardia ed interventi mirati per soddisfare i bisogni della comunità. Un sistema che, se risponde in modo appropriato alle esigenze dei cittadini, riesce a decongestionare l’afflusso negli ospedali. Galattica, a tal proposito, è la dimostrazione plastica che la riorganizzazione della sanità territoriale non è una chimera ma può benissimo diventare realtà.
L’ospedale, dunque, deve essere visto sempre più come un luogo di cura intensivo mentre l’unità di cure complesse primarie è il primo approccio con la sanità territoriale che deve assicurare al paziente un’accoglienza adeguata in locali moderni e funzionali. Così come deve offrire un’assistenza di livello grazie all’impegno di medici professionisti con una mission ben precisa: la presa in carico del paziente, ovvero la cura che mette al centro la dignità della persona, elevando qualitativamente il livello del servizio socio-sanitario.