Lamezia Terme, asili nido comunali, insegnanti in stato di agitazione per mobbing. A breve l'incontro con il sindaco

Lamezia Terme, asili nido comunali, insegnanti in stato di agitazione per mobbing. A breve l’incontro con il sindaco

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Lamezia Terme, asili nido comunali, insegnanti in stato di agitazione per mobbing. A breve l'incontro con il sindacoContinua lo stato di agitazione delle insegnanti impiegate negli asili comunali di Lamezia Terme sotto l’egida della cooperativa vincitrice dell’appalto Orsa Coop Soc.

I lavoratori lamentano da tempo, le gravi violazione del CCNl circa la regolamentazione e programmazione delle mansioni lavorative tali da aver ingenerato un disorganizzazione capillare della struttura. Diversi gli incontri che si sono tenuti in Calabria con i vertici lombardi cercando una soluzione alle tante falle evidenziate. Fisascat Cisl Calabria, tramite il segretario generale Fortunato Lo Papa, denuncia attacchi verbali, razzisti e denigratori tali svilire la figura umana prima e lavorativa-professionale dopo. Lunedì le lavoratrici e il sindacato verranno accolti dal sindaco Paolo Mascaro al fine di rendere note le condizioni nelle quali sono costrette a lavorare e se le cose non dovessero migliorare si proseguirà battendo la strada della protesta e del sit-in.

«L’attuale situazione  – denuncia Lo Papa – non fa che inasprire i rapporti e lede la dignità e il decoro interpersonale. A ciò si aggiunga in termini di gravità, circa la sicurezza sui luoghi di lavoro il mancato rispetto del protocollo Covid e di quello informativo da ultimo normativizzato, e non da ultimo il mancato rispetto della sicurezza per i destinatari del servizio».
«L’abuso di posizione dominante viene altresì esercitato mediante il conferimento di incarichi non rientranti nelle mansioni contrattuali e caratterizzata altresì da una carente o assente organizzazione della turnistica lavorativa. A ciò si aggiunga che i toni usati dalla figura apicale e di rappresentanza aziendale in sede, sono sempre accessi e finalizzati a denigrare il lavoratori con imposizioni e prescizioni non rientranti nel contratto di lavoro e che vanno certamente a configurare un costante mobbing subito dalle maestranze».
In riferimento a tale ultimo circostanza, preso atto che tale modus operandi integra gli estremi di illeciti civili, Fisascat Cisl invita la parte datoriale ad assumere senza indugio un provvedimento avente ad oggetto il trasferimento della stessa o di espulsione, nel caso di accertamento delle censure sopra denunciate.
«Le rimostranze afferiscono non solo il rapporto di lavoro ma la sicurezza dei lavoratori e degli utenti per cui le doglianze sollevate devono avere la massima priorità in termini di valutazione e risoluzione delle problematiche. Stante la peculiarità del servizio reso e destinato ad una utenza sensibile ossia quella dell’infanzia, si chiede – conclude Lo Papa – riscontro con la massima urgenza preso atto dello stato di agitazione sindacale in corso».


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