LAMEZIA TERME – «Occorre intervenire al più presto con misure specifiche per fronteggiare un quadro che diviene di ora in ora più drammatico per le imprese che operano nel settore olivicolo calabrese». È l’ultimo accorato appello che lancia Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria alle istituzioni che, in una missiva, ha chiesto un incontro urgente all’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo. Una scelta maturata dopo aver ascoltato i presidenti delle Federazione Olivicolo Nazionale e Regionale di Confagricoltura Walter Placida e Pierlugi Taccone che hanno rappresentato a Statti le gravi difficoltà che sta vivendo il comparto.
«Non è più possibile assistere inermi – afferma Statti – a ciò che sta accadendo e che si profila come una vera e propria “svendita” di quella che dovrebbe essere una delle punte di diamante della produzione calabrese d’eccellenza: olivicoltura». «L’impennata inarrestabile dei costi di produzione (elevato costo del lavoro, aumento del prezzo dei carburanti agricoli, dei fitofarmaci, concimi e di tutti i mezzi tecnici) – spiega il presidente di Confagricoltura Calabria – nonché le condizioni climatiche sempre più variabili e la crescente pressione fiscale non vengono minimamente ricompensati dai prezzi di vendita del prodotto di qualità, che ogni anno registra un segno meno».
«Il prezzo medio rilevato da Ismea il 4 novembre scorso sulle piazze di Cosenza, Rossano Calabro, Lamezia Terme e Catanzaro di 4,20 euro al chilogrammo – sottolinea Statti – ben 0,20 euro in meno al chilo rispetto ai 4,40 euro rilevato invece il 28 ottobre (-4,5%), mentre il prezzo reale si attesta sui 3,40/3,50 euro kg e questo dato è in continua discesa».
«In questo particolare contesto – rileva il leader di Confagricoltura Calabria – non sono solo a rischio gli imprenditori olivicoli, ma anche tutti gli operatori della filiera, essendo il comparto in termini occupazionali un settore di particolare importanza nel panorama economico regionale. Per questo è necessario adottare ora e subito una strategia lungimirante e di prospettiva per garantire soluzioni che possano dare un futuro diverso ad un comparto che ricordiamo resta uno dei pilastri dell’intera produzione agricola calabrese». Per Statti, «c’è da rilanciare l’immagine del “marchio Calabria” che sappia premiare l’alto livello raggiunto dall’olivicoltura regionale, così come occorre sostenere i processi di innovazione e ammodernamento delle imprese. Ma anche mettere in piedi misure specifiche per garantire una migliore e più efficiente organizzazione dell’offerta».
«Tutte azioni – sottolinea Statti – che consentirebbero di innalzare il livello di competizione del sistema produttivo calabrese permettendogli di gareggiare alla pari con altri territori». «Come Confagricoltura – conclude Statti – siamo pronti a dare il nostro contributo di idee per la soluzione della drammatica situazione che interessa le nostre aziende. Per questo chiediamo da subito al neo assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo la convocazione di un incontro per individuare delle soluzioni immediate a tale stato di crisi ed elaborare un progetto e medio lungo termine per ridare certezza ad uno dei comparti primari dell’agroalimentare calabrese».