Presentato a Trame.10 “Non chiamateli eroi. Falcone e Borsellino e altre storie di lotta alle mafie”, l’ultimo libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso

Presentato a Trame.10 “Non chiamateli eroi. Falcone e Borsellino e altre storie di lotta alle mafie”, l’ultimo libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso

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Presentato a Trame.10 “Non chiamateli eroi. Falcone e Borsellino e altre storie di lotta alle mafie”, l’ultimo libro di Nicola Gratteri e Antonio NicasoPresentato a Trame.10 “Non chiamateli eroi. Falcone e Borsellino e altre storie di lotta alle mafie”, l’ultimo libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, recentemente pubblicato da Mondadori.
Il volume, indirizzato ad un pubblico giovane, vuole approfondire e far conoscere i nomi e le testimonianze che hanno fatto la storia della lotta alle mafie.
A 30 anni dalla scomparsa dei due giudici simbolo Falcone e Borsellino, Gratteri e Nicaso ricordano quanti hanno avuto il coraggio di guardare la mafia negli occhi pagando con la morte il proprio coraggio, i personaggi dell’antimafia, che sono stati e sono tanti, e che non possono essere dimenticati soprattutto dai più piccoli.
Da Peppino Impastato a Giuseppe Letizia, da Giorgio Ambrosoli a Rosario Livatino, da Libero Grassi a Don Pino Puglisi, da Carlo Alberto Della Chiesa a Lea Garofalo, da Rocco Gatto a Giuseppe Di Matteo, a Cocò Campilongo. Il libro raccoglie sogni, ideali e speranze, volti, Giustizia e ingiustizie. A far da sfondo i territori, le regole dei clan, la collusione della società e la politica distratta.
Come dimostra l’ultimo lavoro della coppia letteraria, esiste una storia dell’antimafia che si è evoluta tanto quanto la mafia stessa e che è patrimonio di ognuno di noi: diffonderla è necessario per la decostruzione del mito della criminalità organizzata. «Si può fare qualcosa, e se ognuno lo fa, allora si può fare molto».
I personaggi citati non vengono esaltati in quanto eroi, ma raccontati come persone comuni che hanno scelto di non girarsi dell’altra parte e non farsi corrompere da un sistema fin troppo inquinato. Come loro, anche il lettore può fornire il proprio contributo, attraverso la conoscenza, primo mezzo a disposizione per non lasciarsi sopraffare dalle oppressioni criminali. Solo una coscienza libera e consapevole sarà in grado di distinguere tra Stato e anti Stato, e ribellarsi alla tirannide mafiosa. Unire quante più coscienze possibili è l’unica strada da percorre per porre fine a quello che è solo “un fenomeno umano”. Perché “ci sono loro ma ci siamo anche noi”!


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