Don Giacomo Panizza alla trasmissione “A Sua Immagine”: il coraggio di essere se stessi

Don Giacomo Panizza alla trasmissione “A Sua Immagine”: il coraggio di essere se stessi

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Don Giacomo Panizza alla trasmissione “A Sua Immagine”: il coraggio di essere se stessiDi Candida Maione
Qual è il volto vero della città di Lamezia? Emerge chiaramente dalle parole di Lorena Bianchetti che, nel corso della trasmissione “A Sua Immagine”, oggi pomeriggio, ha ospitato don Giacomo Panizza, presidente della Comunità Progetto Sud.

Gli attentati che la comunità sta subendo ormai è storia molto nota. Ma ciò non impedisce al prete bresciano e ai suoi collaboratori di proseguire nel percorso in aiuto agli altri e nella lotta alla ‘ndrangheta. La Bianchetti apre uno spazio anche a Daniele Godino che racconta dell’incendio che il 24 ottobre 2006 distrusse l’attività di famiglia e il palazzo in cui abitavano. Non si sono arresi, ha raccontato Godino, hanno ricostruito, per dimostrare a se stessi e ai mafiosi che la paura si può vincere. In quell’occasione la città di Lamezia organizzò un’imponente manifestazione dinanzi a ciò che era rimasto della ditta Godino: vicinanza che arrivò dritta al cuore di una famiglia che sembrava distrutta ma che invece riuscì a risollevarsi.

Don Giacomo Panizza alla trasmissione “A Sua Immagine”: il coraggio di essere se stessiPapa Francesco a Cassano allo Jonio ha scomunicato i mafiosi. Prima di lui in Sicilia il grido di Giovanni Paolo II “convertitevi” risuona ancora oggi. Una Chiesa, dunque, sempre contro le mafie.

Elvira Benincasa, educatrice della comunità Progetto Sud, in collegamento da Lamezia, racconta del suo lavoro, e della paura anche, ma al tempo stesso sottolinea che questa paura non può impedire di essere se stessi ed è questo che la fa andare avanti nel suo lavoro.

Don Giacomo Panizza alla trasmissione “A Sua Immagine”: il coraggio di essere se stessiUn volto pulito, quello di Lamezia, che si ribella alla mafia, che ha il coraggio di alzare la testa. Di tutto questo la comunità di don Giacomo è un chiaro esempio. “Pregare, meditare, interpretare, questa è la mia forza” dice don Giacomo. “Da solo non andrei da nessuna parte, è importante lavorare in gruppo”.

Le attività della comunità, svolte in beni confiscati, fanno sì che questi diventino beni comuni: ecco il grande messaggio, che fa ben sperare nel futuro.

 


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