di Candida Maione
LAMEZIA TERME (CATANZARO) – E’ venuto a mancare ieri sera Giovanni Agresta, 65 anni, dopo una vita dedicata al bene, allo sport (per tutti Mister), al suo San Francesco di Paola, ma soprattutto alla sua famiglia.Un uomo buono, umile, ironico, amante della vita, reso fragile dalle sofferenze fisiche che per anni lo hanno tormentato, ma grande nella fede e nell’amicizia. Basta scorrere la timeline di Facebook per capire quanto bene ha seminato e quanto ne ha raccolto: nel mondo dello sport locale, della parrocchia di San Francesco di Paola, del Terz’Ordine dei Minimi, della comunità sambiasina in generale.
Organizzatore appassionato della Marcialonga di San Francesco, Giovanni metteva a suo agio chiunque, perchè parlare con lui significava parlare con uno di famiglia.
Di seguito riportiamo alcune delle tantissime reazioni espresse sui social.
Asd Sambiase Lamezia 1923:
“La pioggia che ha aperto il giorno non fa altro che accentuare la tristezza che abbiamo nei nostri cuori; la famiglia Sambiase piange oggi uno dei figli più amati: ci ha lasciato il carissimo Giovanni Agresta.
Da sempre legato ai colori giallorossi, Giovanni sarà ricordato per la sua esemplare lealtà e il grande esempio educativo espresso nel mondo del calcio.
Come calciatore e capitano prima (nel ruolo di libero), poi come allenatore (di prima e seconda squadra), infine come direttore sportivo, Giovanni ha ricoperto un ruolo di assoluto protagonista nella storia calcistica di Sambiase.
A piangerlo oggi, però, non è solo il mondo dello sport ma l’intera comunità cittadina, che ha perduto una persona delicata, corretta e sempre disponibile.
L’Asd Sambiase Lamezia 1923 esprime le più sentite condoglianze alla famiglia tutta.
Ciao Giovanni, sarai sempre nei nostri cuori”
Padre Giovanni Sposato, Correttore dei Padri Minimi della Comunità di Lamezia Terme.
“Hai lasciato un’impronta anche nella mia vita, con delicatezza e saggia ironia, senza calpestare mai nessuno.
Fragile, perché provato dalla sofferenza.
Forte, perché onesto, libero, umile e sincero.
Amico fraterno e collaboratore unico.
Porta il tuo sorriso in cielo ma, ti prego, non farlo mancare (inventalo tu un modo) ai tuoi cari e a chi ti ha voluto bene.
Prega ancora per me, come hai sempre fatto quando mi dicevi: “riprenditi perché io faccio affidamento su di te oppure devo essere io il tuo bastone?” … e lo sei stato in tante occasioni.
Grazie a te, grazie a Dio”
Gruppo Teatro “G. Vercillo”:
“L’associazione teatrale “G. Vercillo” di Lamezia Terme, esprime profondo dolore per la scomparsa dell’amico Giovanni Agresta, compagno di vita di Lidia Macrì, attrice storica del gruppo. Un pensiero che non si pone come mero messaggio di cordoglio ma come una richiesta di scuse per tutte quelle volte che non si è sorriso alla vita, così come testimoniato se pur nella sofferenza, da Giovanni.
Uomo di sport, già giocatore ed allenatore del Sambiase Calcio, Giovanni provato da una lunga malattia, non ha mai lasciato che malumore e dolore potessero rubargli la bellezza di un sorriso fra amici, di una stretta di mano, di una battuta con il suo straordinario humor.
Oggi, nella sofferenza della morte, ricordiamo un autentico esempio di vita.
La sua saggia ironia era sussurrata con voce mite e silenziosa, riflesso del suo essere umile e caritatevole. Sempre pronto a far sorridere, è rimasto dietro le quinte vivendo però, non da spettatore ma da attore protagonista.
Marito, padre e nonno amorevole, Giovanni ha affrontato gli ostacoli senza lamentarsi della sofferenza, ma lasciando che la speranza e la fede tracciassero il suo cammino. Lo sport lo ha visto da protagonista prima, educatore durante, sostenitore sempre. Ha fatto alzare al cielo tante coppe, e gioiva nel vederlo fare agli altri, e non nell’averne lui una, fra le mani.
Oggi, la nostra compagnia perde un fedelissimo fan, presente ma non invadente, sostenitore ma critico, amico ma attento osservatore. Vogliamo che tutti conoscano il testamento spirituale che ci ha lasciati Giovanni, un inno alla vita, rallegrandoci per ogni istante vissuto, senza polemiche e senza quella rabbia che corruga la fronte e ferisce il cuore.
Le porte del paradiso si sono subito spalancate per lui perché siamo certi che anche nell’ultimo istante, ha ringraziato il Signore, gioendo per la vita a lui concessa. Nella forza di Lidia e della figlia Maria Rosaria, se pur coscienti del dolore, ritroveremo il suo sguardo sorridente.
“La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata” e lui, ne è stato un mattatore.
Grazie Giovanni, per averci ricordato che l’unica cosa importante nella vita sono le tracce dell’amore che lasciamo quando partiamo”.
Lo salutiamo nel nome dell’amicizia che ci lega a lui, ed in San Francesco, alla cui scuola è diventato cristiano minimo, ultimo nella forma e massimo nell’amore”
A Lidia, Maria Rosaria e Matteo, giunga dal nostro giornale un grande abbraccio.
Le esequie domani alle ore 16 nella Chiesa Matrice.