Nell’ambito dell’inchiesta “Quinta Bolgia” è stata emessa la sentenza dal Gup al termine del processo con rito abbreviato: nove condanne e tre assoluzioni. L’indagine in questione, come si ricorderà, portò allo scioglimento dell’Asp di Catanzaro per infiltrazioni mafiose .
Il gup ha condannato Giuseppe Perri, ex direttore generale dell’Asp di Catanzaro, a 8 mesi (escluse le aggravanti mafiose); Diego Putrino, di 39 anni, amministratore della Putrino service srl, a 9 anni e 6 mesi; Diego Putrino, di 54 anni, socio al 95% e amministratore delle altre società legate alla famiglia Putrino, a 9 anni e 6 mesi; Pietro Putrino, a capo dell’omonimo gruppo imprenditoriale, 11 anni; Vincenzo Torcasio, dipendente della ditta Putrino, a 9 anni e 4 mesi; Silvio Rocca, socio unico e amministratore della società Rocca Snc, a 10 anni e 6 mesi; Ugo Bernardo Rocca, a 9 anni e 2 mesi; Franco Antonio Di Spena, a 2 anni e 8 mesi, dipendente della Rocca servizi, (assolto dall’associazione mafiosa).
Le società La Pietà Putrino, Croce Rosa Putrino, Putrino Service, Rocca servizi e Pietro Rocca, in persona dei legali rappresentati, responsabili di illeciti amministrativi, sono state condannate al pagamento della sanzione pecuniaria di 206.400 euro ciascuna.
Assolti, per non avere commesso il fatto, gli infermieri dell’ospedale di Lamezia Terme Roberto Frank Gemelli e Sebastiano Felice Corrado Mauceri, e l’ex direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Pugliese perché il fatto non sussiste.
Il gup ha inoltre disposto la confisca per la Croce Rosa Putrino con intero capitale sociale e Putrino Service con tutto il compendio aziendale. Disposto anche il risarcimento per le parti civili Vescio Funeral Home, Regione Calabria, Comune di Lamezia Terme, Associazione Antiracket Lametina, Asp di Catanzaro.