Mattinata all’insegna della gioia e della solidarietà per la tanto attesa visita del vescovo S.E. Mons. Giuseppe Schillaci.
La Dirigente scolastica, Dott.ssa Susanna Mustari ha fortemente desiderato che il Vescovo incontrasse gli studenti in occasione dell’apertura dell’anno scolastico 2021-22 e gli insegnanti di religione cattolica, le prof.sse Palazzo, Paola, Mamertino e don Antonio Astorino, con la disponibilità che li ha sempre distinti, hanno fatto sì che ciò accadesse.
Una collaborazione che ha creato sinergia e partecipazione dando vita a momenti di grande emozione e permettendo ai presenti di vivere una forte esperienza dal punto di vista umano, sociale, culturale e spirituale.
L’occasione ha offerto la possibilità di allestire nell’atrio della scuola un punto di raccolta di beni di prima necessità da donare alle famiglie bisognose; “l’angolo del dono”, un piccolo spazio dove, sin da ieri, si sono avvicendati studenti e docenti offrendo un loro piccolo ma prezioso contributo. L’educazione alla solidarietà è matrice fondante dell’azione educativa e formativa che il Liceo “Campanella” ha inserito quale competenza trasversale a tutte le discipline, nel progetto d’Istituto di Educazione civica. “Dal sé agli altri” per la costruzione di un’identità sociale che superi le barriere delle differenze e rifletta sul senso dell’appartenenza e della complementarità. Aspetti importanti, sottolinea la Dirigente che, in un momento così delicato quale stiamo vivendo, non possono essere dimenticati”. Il dono è ricchezza e a sua volta arricchisce non solo chi riceve ma, anche e soprattutto, chi dà.
Al suo arrivo il Vescovo è stato accolto da una delegazione di studenti i quali hanno voluto attestare grande partecipazione e grande fermento: sulle pareti i disegni dei ragazzi diversamente abili che guidati dalle docenti e dalle assistenti per il sostegno hanno voluto dare il loro felice e colorato benvenuto reso ancora più gioioso dalle “dolci note al pianoforte” eseguite dagli studenti del Liceo Musicale.
In Auditorium il saluto della Dirigente che, senza nascondere l’emozione, ha voluto porgere; non un saluto formale ma il gesto di “una figlia che tende le braccia al padre”, chiedendo di essere sorretta e guidata in un ruolo così impegnativo quale quello che riveste la scuola nella nostra realtà contemporanea.
“La sua presenza oggi tra di noi, rappresenta la consapevolezza della funzione che la scuola ha rispetto alla società. La consapevolezza, anche, del dover lottare in una terra parsimoniosa nel riconoscere i tanti talenti che sbocciano nelle aule delle nostre scuole. Talenti che la scuola educa alla “restanza” ma che una politica miope ed avara, non trattiene. Generazioni di giovani che vanno via e non tornano, in un’emorragia senza fine. Duole – continua la dott.ssa Mustari – constatare che altri vedono e premiano quel capitale umano che la Calabria non vede”.
Un messaggio che invita a resistere, a dire NO, a voler cambiare le cose. Lo studio è la forza che più di ogni altra può determinare il cambiamento. E il cambiamento avviene attraverso gesti semplici, attraverso la buona pratica della solidarietà, la “social catena” che rende tutti fratelli, uguali e liberi. La Dirigente ha inoltre voluto sottolineare le radici cristiane dell’Europa e quindi i valori fondamentali dell’identità europea: la dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza.
Parole condivise da S.E. Mons. Schillaci che riferendosi ai tempi difficili che stiamo vivendo a causa della pandemia, con una nota personale, ha messo in evidenza anche il momento difficile che sta attraversando a causa dei problemi di salute che lo hanno portato fuori regione e affidato, però, a mani di eccellenze calabresi. Si è rivolto poi ai giovani presenti in Auditorium: “Il fatto che voi ci siate è qualcosa di straordinario; siete un “capolavoro” che va valorizzato e siete nel luogo, la scuola, dove tutto ciò è possibile! La resistenza è nei vostri volti, nel vostro modo di stare accanto all’altro. Capita a volte di stare accanto e non sentirsi; io vi auguro, nel vostro cammino di crescita fatta di studio e di sacrificio, di scoprire chi vi sta accanto in questo viaggio meraviglioso che è la vita! Scoprirvi compagni di viaggio, vivere la solidarietà, essere inclusivi! Essere una scuola che fa dell’inclusività un progetto di vita. Coltivare un’umanità capace di cogliere le differenze. Non siamo idealistici- aggiunge Mons. Schillaci – conosciamo le difficoltà, e sappiamo che non sempre i rapporti sono pronti alla pace. Nel mondo ci sono tante guerre, le grandi guerre e le piccole guerre quotidiane. Ma esse si possono vincere abbattendo la “cultura” dell’indifferenza con l’attenzione e la cura. Papa Francesco ci propone un’icona, l’immagine evangelica del buon samaritano che trasmette la natura assoluta e illimitata del dovere dell’amore. La misericordia trascende le barriere nazionali e razziali. Oggi “fare scuola” significa aprire gli occhi sulla realtà per cogliere ciò che conta e poi, da buon samaritano, farsi coinvolgere. Avere cuore! Un cuore che si china e si prende cura dell’altro, che fascia le ferite. Solo così stare accanto diventa prossimità, condivisione e ristoro. Create cultura ragazzi, fate diventare tutto questo uno stile di vita. L’angolo del dono che voi oggi avete costruito è simbolo della vostra umanità. Abbracciamo questa umanità, facciamo in modo che diventi cultura, fratellanza universale! E – in conclusione aggiunge – Che sia un anno splendido per le nostre vite. Camminiamo insieme in questa “compagnia” , nel meraviglioso viaggio della vita. Stiamoci accanto con lo sguardo, con attenzione e rispetto come tanti samaritani!”.
Parole pregne di significato e cariche di umanità quelle del Vescovo Schillaci, che hanno coinvolto ed emozionato, parole alle quali si aggiungono quelle di Asia Borrello, studentessa del Liceo linguistico e rappresentante d’istituto “la scuola è una comunità dove vige la forza della fratellanza, dove la diversità è bellezza, ricchezza pura”.
In un’atmosfera così suggestiva non potevano mancare le performance degli studenti del Liceo coreutico e del Liceo musicale: in punta di piedi la classe quarta del Liceo coreutico, ancora una volta, coordinata dal prof. Tripodi, ha dichiarato il suo dissenso contro la mafia, contro ogni forma di prevaricazione e sopruso per poi regalare ai presenti, accompagnati dalla voce narrante di Benedetta Tomarchio, “La preghiera di San Bernardo” viaggio nella bellezza e NELL’ARMONIA, con le coreografie della prof. ssa Greco. Gli studenti del Liceo musicale hanno riproposto, coordinati dai Prof. Montuoro e Augruso, alcuni testi di poeti calabresi, Franco Costabile e Pasqualino Bongiovanni, da loro musicati.
L’intensa mattinata si è conclusa con i ringraziamenti di don Antonio Astorino che a nome del dipartimento di Religione ha ringraziato il Vescovo Schillaci, la Dirigente e tutti coloro hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.
Ancora un grazie a tutti coloro che nella scuola, a vario titolo, hanno saputo tendere la propria mano per arricchire “l’angolo del dono”.