Reggio Calabria, Ecojazz: 30 anni di musica, cultura ed impegno civile

Reggio Calabria, Ecojazz: 30 anni di musica, cultura ed impegno civile

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Reggio Calabria, Ecojazz: 30 anni di musica, cultura ed impegno civileREGGIO CALABRIA – Soffia su trenta candeline Giovanni Laganà, ideatore e direttore artistico di Ecojazz. Sono quelle del compleanno della sua prestigiosa creatura nata, proprio 30 anni fa, all’insegna dell’impegno civile, coniugando abilmente musica e tematiche sociali.

Si è tenuta nella sala Biblioteca della Città Metropolitana la presentazione del programma di questa trentesima edizione; un cartellone di eventi di indubbio profilo internazionale che, dal 30 luglio al 10 di agosto, farà vibrare di emozioni jazz la nostra città.

Proprio il patron Laganà rievoca le ragioni della nascita di Ecojazz:

“Subito dopo l’omicidio del giudice Scopelliti tutti pensavamo che sarebbe stata una manifestazione improvvisata e fine a sé; legata semplicemente a questa brutta esperienza e quindi destinata a finire lì. Invece ci siamo attaccati caparbiamente al valore di questa iniziativa ed alla sua originalità. Siamo andati avanti al motto di Resistere! Resistere! Resistere! Ecojazz è una manifestazione che ricorda un magistrato, non solo come figura, ma anche ciò che lui ha rappresentato nella nostra società; la sua lotta alla mafia, la sua la sua fedeltà allo Stato, il suo modo di essere Stato. D’altronde il Jazz è per antonomasia simbolo di forti temi sociali come la Libertà, la Solidarietà, l’Uguaglianza. Pensate a questo grande artista presente in cartellone (Chico Freeman); quando gli si chiede a Chi si ispiri per la sue musiche lui replica dicendo che è sua nonna la vera musa ispiratrice; lei nell’atto di raccontargli, cantando dei gospel, le storie dei suoi genitori e dei suoi familiari schiavi. Il Jazz è questo: una grande memoria storica.”

La rotonda 8 marzo, tra le colonne di “Opera” dell’artista Tresoldi, aprirà il festival con il consueto e rituale evento di saluto all’alba con i suoni di Giuseppe Milici ed Antonio Zarcone che incontreranno la Fata Morgana.

Il suggestivo fortino di Ecolandia, invece, ospiterà tutti gli altri concerti nella spettacolare cornice dello Stretto.

Tra gli eventi spicca quello con la “Jaco Pastorius Legacy” che vede protagonisti i figli, per l’appunto, del leggendario bassista Jaco Pastorius.

Tutto il cartellone, in verità, trasuda qualità ed i nomi presenti sembrano diamanti musicali incastonati in un vero e proprio gioiello: Ecojazz.

Presenti all’incontro di presentazione anche il consigliere delegato ai Grandi eventi Mario Cardia, l’assessora alle Attività Produttive Irene Calabrò ed il Sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà il quale, elogiando il grande impegno e la tenacia del Direttore Giovanni Laganà, ha voluto rimarcare il ruolo fondamentale dell’Amministrazione nel supporto e nella vicinanza ad eventi con tali rilevanti caratteristiche, “non solo per il loro significativo apporto artistico-culturale, che costituisce ormai un solido punto di riferimento nel circuito artistico e culturale cittadino, ma anche e soprattutto per la tematica della lotta alle mafie, praticata nei fatti, attraverso la cultura del bello, la passione e l’impegno quotidiano per la crescita civile della città”.

Marcello Spagnolo ed il Presidente Giovanni Pensabene, per Ecolandia, hanno presentato nel dettaglio l’iniziativa in ogni sua articolazione, con il contributo prezioso della docente ed esperta Luisa Nucera, in una esaustiva ed efficace esposizione. Pensabene, in particolare, ha evidenziato il ruolo sociale di una realtà come Ecolandia sempre “al servizio della città”.

Ecojazz, quindi, alza il sipario per la trentesima volta con un messaggio chiaro ed inequivocabile: “𝑈𝑛 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑙𝑏𝑎 𝑎𝑙 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒𝑟à 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜”


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