«Sono ben contento – ha detto Nino Spirlì – di aver tenuto gli istituti superiori chiusi fino al 31 gennaio, ma in queste ore sto lavorando a una ordinanza che permetterà ai genitori, grazie alla didattica differenziata, di decidere se mandare o meno i loro figli a scuola in presenza».
«Questa forma di prudenza – ha sottolineato ancora – ci ha permesso di passare dalla zona rossa alla zona gialla che sarà ufficializzata oggi, perché siamo allo 0,7 di Rt. Il 24% di contagi in più determinato dalle scuole aperte, così come spiegato da illustri infettivologi, è una percentuale reale. Noi non vogliamo fermare la scuola e la didattica, ma permettiamo ai ragazzi di studiare avvalendosi di tutti quegli strumenti tecnologici che fanno parte della loro quotidianità».