REGGIO CALABRIA – “Continua a crescere il numero degli imprenditori che aderiscono alla rete di Libera e a queste persone va il mio più sentito ringraziamento e quello di tutta la comunità reggina”. E’ quanto affermato dal Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, presente insieme agli assessori comunali, Rosanna Scopelliti e Rocco Albanese e alla consigliera comunale delegata, Deborah Novarro a Palazzo “Corrado Alvaro”, sede della Città metropolitana di Reggio Calabria, per la cerimonia di consegna, organizzata dall’associazione “Libera”, dei nuovi loghi agli imprenditori che hanno aderito alla campagna antiracket e di consumo critico, ReggioLiberaReggio. Iniziativa a cui hanno preso parte anche il Prefetto e il Questore di Reggio Calabria, Massimo Mariani e Bruno Megale e il fondatore di “Libera”, don Luigi Ciotti.
“Ognuno di questi imprenditori – ha poi aggiunto il primo cittadino di Reggio Calabria – vive spesso un enorme travaglio interiore, nelle fasi precedenti e poi anche in quelle successive al momento della denuncia, ovvero fino a quando non vengono assicurati i colpevoli alla giustizia. Un periodo che imprese e commercianti attraversano con grande difficoltà, incertezza e forte preoccupazione per se stessi, per i propri cari e per l’attività che con tanta testardaggine hanno deciso di aprire nella nostra città. Un disagio – ha evidenziato il Sindaco Falcomatà – che spesso viene vissuto lontano dai riflettori, nel silenzio e noi spesso veniamo a conoscenza di queste storie solo due o tre anni dopo, cioè solo quando le vicende giudiziarie hanno prodotto i primi risultati. Tutti loro per noi sono degli esempi da seguire, l’immagine migliore che testimonia di come si possa fare impresa nella nostra città nell’unico modo possibile, ovvero seguendo percorsi di legalità e denunciando quando qualcuno prova a farci deviare da essi. Noi tutti, insieme, – ha poi aggiunto il Sindaco – ribadiamo il netto rifiuto della comunità reggina nei confronti del racket e della ‘ndrangheta, rilanciando nel contempo l’impegno delle istituzioni e della collettività al fianco degli imprenditori onesti che resistono sul nostro territorio e contribuiscono con la loro coraggiosa testimonianza civile a liberarlo dal malaffare”.
Comune e Città metropolitana, ha messo in evidenza Falcomatà, “stanno portando avanti un percorso di impegno concreto sul terreno dei beni confiscati e per il loro riutilizzo a fini sociali e imprenditoriali, come testimonia anche il momento che abbiamo vissuto al fianco di Libera a Villa San Giovanni. Sono trascorsi circa 25 anni dalla legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi e circa undici dall’istituzione dell’agenzia dei beni confiscati. E’ necessario un aggiornamento di questo impianto normativo – ha puntualizzato il Sindaco di Reggio Calabria – anche a seguito delle esperienze compiute in questi anni in questo settore e degli oggettivi limiti previsti dalla legge. Serve una riflessione, ad esempio, sulla possibilità di destinare una parte del Fug, a chi denuncia, a chi è vittima, ai parenti, agli imprenditori sani. Naturalmente – ha poi concluso Falcomatà – vincolando tali risorse al recupero e riqualificazione di tali beni che spesso arrivano in condizioni di tale inagibilità che solo l’impegno e la generosità dell’associazionismo, ne consentono il pieno recupero”.