Nella tarda mattinata odierna, giungeva al numero unico di emergenza, una richiesta d’intervento per una rapina appena consumata in via Popilia ai danni di un autista cui era stato sottratto il furgone da lavoro da due soggetti a bordo di un fuoristrada di colore bianco.
Nella telefonata, l’uomo descriveva il mezzo utilizzato, per cui nell’immediatezza, intervenivano due equipaggi della Squadra Mobile che a poche centinaia di metri individuavano ed intercettavano l’autovettura impiegata per compiere la rapina, bloccando a bordo uno dei due autori identificato per D.G.F, classe 1979 . Veniva appurato che la vittima, mentre era solo a bordo del suo mezzo aziendale, nel percorrere quella via per effettuare delle consegne, veniva dapprima tallonato, successivamente affiancato da una macchina il cui conducente aveva cercato di farlo accostare ma visto che l’uomo non si fermava, tagliava la strada bloccando la corsa del furgonato. Dall’auto dei rapinatori, scendeva il passeggero che lo raggiungeva a bordo del furgone, gli sferrava due violenti pugni in pieno viso, gli strappava dalle mani il cellulare e lo tratteneva per non farlo scendere ma, la vittima, seppur con non poche difficoltà, riusciva a divincolarsi e a scappare per evitare peggiori conseguenze fisiche. A quel punto, il rapinatore si poneva alla guida del mezzo aziendale e unitamente al conducente del fuoristrada bianco, i malviventi si allontanavano. Il rapinato grazie al telefono cellulare fattosi prestare da un cittadino, riusciva ad allertare i soccorsi e, in un brevissimo lasso di tempo, personale di questa Squadra Mobile, prese le prime indicazioni da parte del malcapitato, subito dopo riusciva a rintracciare la vettura oggetto di segnalazione che usciva da un area di parcheggio dove veniva anche rinvenuto il furgone aziendale oggetto della rapina.
A bordo della macchina veniva identificato il cosentino D.G.F. che veniva sottoposto a perquisizione e all’interno dell’abitacolo venivano rinvenuti i documenti del furgone nonché l’auto risultava essere la stessa in quanto riportante una scritta sul vetro posteriore che era stata notata dalla vittima al momento dell’aggressione. L’attività investigativa permetteva di recuperare sia il telefono cellulare del valore di circa 1500 euro nonché il mezzo furgonato del valore di 15 mila euro. Per le lesioni patite , il soggetto doveva fare ricorso alle cure mediche presso il locale nosocomio, dal quale poi veniva dimesso con 5 giorni di prognosi. All’esito della compiuta attività di ricostruzione investigativa, le evidenze probatorie venivano condivise con il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza che, in linea con le stesse, disponeva che l’arrestato fosse tradotto presso la locale Casa circondariale per ivi rimanere a sua disposizione. Serrate attività sono in corso al fine di stringere il cerchio sul secondo rapinatore.