La Notte Nazionale del Liceo Classico, svoltasi venerdì 4 aprile, presso il Polo Liceale Campanella Fiorentino di Lamezia Terme, diretto dalla dott.ssa Susanna Mustari, si è rivelata un evento straordinario, capace di unire studenti, docenti, famiglie e autorità in una celebrazione della cultura e della tradizione classica, sorprendente.
Un’atmosfera coinvolgente e festosa dove gli studenti hanno dato vita a performances artistiche, letture di testi classici, spettacoli teatrali, musiche e danze, mostrando il loro talento e la loro passione per il sapere. Quest’anno gli studenti dei licei classici che hanno aderito alla XI edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico sono stati chiamati a riflettere sul tema “Mediterraneo/Mediterranei: mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare”. Il Mediterraneo: geografia e storia, uno spazio fisico e dell’anima, luogo di incontri, scambi, porto, accoglienza, antica saggezza e insieme campo di battaglia, centro di violenza, scontro, respingimento, morte. Punto di attracco e partenze, scogliera e approdo, il Mediterraneo vive di contrasti. È il luogo della vita e della morte, della pace e della guerra, della rinascita dall’acqua e delle tragedie del mare. Il grido disperato dei marinai del passato in preda alle tempeste, l’urlo assordante dei profughi di oggi. Fucina di menti, storie, vite e cimitero per tanti e per la speranza delle genti. Ma è anche la poesia antica dei nostri padri, di Omero e di Virgilio, e quella moderna di Kavafis, Hikmet, Char.
Gli studenti, attraverso meravigliose performances artistiche, letture e riflessioni, hanno esplorato le molteplici sfaccettature di questo simbolo universale, con l’intento di sensibilizzare il pubblico alla comprensione dei molteplici significati che il Mediterraneo racchiude.
Il coinvolgimento attivo degli studenti in tali attività, sostiene la Dirigente Mustari – costituisce un’occasione unica di crescita culturale, che supera i confini della semplice trasmissione del sapere e promuove la riflessione critica e la consapevolezza storica. La Dirigente ha espresso un sentito ringraziamento ai docenti e a tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’evento, ma ha riservato un particolare riconoscimento agli studenti, che rappresentano la vera linfa vitale della scuola. Ha anche manifestato grande soddisfazione per questa prima e particolarissima edizione della “Notte del Liceo Classico”, che ha visto la partecipazione di tutti gli indirizzi dei licei del Polo Liceale Campanella-Fiorentino, dando vita ad una bellissima serata frutto di un lavoro di collaborazione iniziato a settembre, che ha permesso di raggiungere importanti obiettivi in termini di relazioni e qualità educativa.
Con viva partecipazione hanno presentato i personali saluti: il Vescovo Mons. Serafino Parisi, il Sindaco Avv. Paolo Mascaro, l’Assessore alla Cultura dott.ssa Annalisa Spinelli, che hanno elogiato la capacità degli studenti di trasformare la festa in motivo di riflessione e formazione dando anche il loro contributo al tema della serata.
Gli ospiti, incalzati dalle domande dei conduttori della serata: gli studenti Maria Assunta Aiello e Giuseppe Brunetti, hanno affrontato il tema del Mediterraneo da diversi punti di vista. La prof.ssa Stefania Mancuso docente della scuola, presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, esperta archeologa della Magna Grecia; la prof.ssa Simona Bruni direttrice del Museo Archeologico Lametino, la dott.ssa Maria Anna Davoli già vice console in Africa, esperta della cultura islamica;l’educatore Carlo Leone referente della Comunità Progetto Sud e il giovane Ousman Jaiteh, ora mediatore culturale nella stessa comunità che lo ha accolto; hanno evidenziato come la scuola abbia un ruolo fondamentale nell’educazione, attraverso l’attenzione verso il patrimonio culturale, che non solo ha un valore materiale ma è fonte di trasmissione di valori. Il patrimonio culturale – sostengono – è un concetto aperto, in evoluzione, fonte del dialogo tra culture, è capacità di dare vita a nuove realtà attraverso contaminazioni e processi storico-culturali che hanno visto la Calabria protagonista, auspicando di ritrovare questa posizione di rilievo, hanno invitato i giovani ad accogliere e promuovere i valori che il patrimonio reca con se.
Le performances degli studenti sono state il cuore pulsante della serata. Dalla recitazione di opere di autori classici, al canto, alla danza, alla musica dal vivo, ogni esibizione ha catturato l’attenzione del pubblico, creando un’atmosfera di entusiasmo e condivisione. Sono stati realizzati momenti straordinari, come – le vestali che consegnano le offerte votive, la declamazione in greco del Frammento 168b Voigt di Saffo, accompagnata dalla traduzione in italiano di Foscolo, Leopardi, Pavese e Quasimodo, il dialogo fantastico tra la poetessa Nosside di Locri e il poeta ellenistico Meleagro, le suggestive coreografie degli studenti del Liceo Coreutico, le musiche e i canti eseguiti dagli studenti del Liceo Musicale, la performance “Mare Nostrum” dei ragazzi del Liceo Coreutico e Artistico – che hanno arricchito notevolmente la serata, suscitando emozioni intense in un contesto che si è trasformato in un’aula immersiva, costellata da suoni, colori, musiche e danze, che insieme al mare, ha tuffato i presenti nel Mediterraneo respirandone la storia passata e le possibilità future.
Anche la dirigente si è cimentata, accanto ai ragazzi, nella declamazione in greco di alcuni frammenti di poeti moderni, che hanno sentito il richiamo evocativo del mar Mediterraneo, simbolo della condizione umana, mista di gioie, sofferenze, ricordi, nostalgie, speranze e soprattutto relazioni umane, creando legami tra il passato e il presente,
I ragazzi hanno dimostrato non solo le loro competenze linguistiche e artistiche, ma anche la loro capacità di lavorare insieme, creando un senso di comunità e appartenenza.
La Notte Nazionale del Liceo Classico si è così confermata come un’importante occasione per celebrare l’istruzione e la cultura, un evento che ha lasciato un segno profondo nei cuori di tutti i partecipanti, ispirando le nuove generazioni a continuare a esplorare e apprezzare il mondo classico, con lo sguardo aperto al futuro.