E’ un grido che risuona dal 1416, data della sua nascita, e percorre come un lungo brivido i secoli che ci separano da quel momento: evviva San Francesco!!!
Perché quel bambino qualcosa di speciale lo portava già con sé dal momento della sua venuta al mondo. Quel grido è risuonato anche ieri a Rende in c.da Santo Stefano presso la chiesa di Gesù Misericordioso: evviva San Francesco! L’emozione è tanta, le campane suonano a festa ed ecco spuntare l’auto che trasporta nella teca, visibile agli occhi di tutti, la reliquia più importante del Santo per eccellenza della terra calabra: il cranio di San Francesco da Paola.
I Padri Minimi di San Francesco da Paola hanno voluto iniziare la loro Missione Quaresimale scegliendo la Parrocchia di S.Maria della Consolazione, guidata da Don Mario Ciardullo, giungendo ieri pomeriggio insieme alla reliquia per restare nella comunità fino a domani domenica 9 quando ci sarà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Padre provinciale p. Francesco Trebisonda, alla presenza delle autorità e della presidente della Provincia, Rosaria Succurro.
La parrocchia di don Mario è stata scelta a rappresentare la provincia di Cosenza per il dono dell’olio votivo che come ogni anno verrà portato a Paola il 2 maggio.
Un grande privilegio dunque per il parroco e la sua comunità che, come dicevamo, hanno accolto con grande gioia e commozione l’arrivo della sacra reliquia.
L’accoglienza si è svolta con una preghiera e con il S.Rosario a cui è seguita la S. Messa presieduta dal parroco e concelebrata da padre Vincenzo Arzente e da P. Omar Solis.
Durante la sua omelia P. Vincenzo ha ripercorso la vita di questo grande santo evidenziando come in questi tempi bui “l’insegnamento di San Francesco, uomo di pace, di conformarsi sempre più all’agire di Gesù, deve essere un faro per la nostra vita cristiana. La Quaresima non sia vissuta nella tristezza e nella chiusura ma sia occasione di vivificazione, di apertura e di perdono verso se stessi e verso gli altri – ha sottolineato P. Arzente nella sua intensa omelia. Inoltre non poteva mancare il ricordo del fortissimo legame tra i P. Minimi e Arcavacata, paese che ha dato i natali all’indimenticato P. Giovanni Vercillo.
In serata i Padri hanno animato la veglia di preghiera per la Pace. Per essere portatori di pace e perdono bisogna prima essere perdonati, così P. Vincenzo Arzente nella sua riflessione dove ha anche sottolineato che se “Dio scommette su di noi perdonandoci e ritenendoci migliori di ciò che siamo perché noi non scommettiamo sul fratello? Il perdono non è qualcosa che do all’altro ma qualcosa di cui ho bisogno io…E noi cosa possiamo fare per la pace? Identificarci con Cristo!
Avere gli stessi sentimenti di Cristo! Lì dove c’è un cuore che ha la capacità di amare e dare perdono il mondo cambia, cambia il pezzetto di mattonella intorno a noi. Un cuore riconciliato con se stesso, con gli altri, con Dio stesso, muove le sorti del mondo e alimenta la Pace.”
Una grande giornata dunque quella vissuta ieri nella Chiesa di Gesù Misericordioso come ha detto nei suoi saluti e ringraziamenti il Parroco Don Mario Ciardullo, grato e commosso per aver ricevuto “questo grande dono di ospitare la reliquia posta nell’altare maggiore del santuario di Paola e che non veniva spostata dal 2007”.
Francesco, un umile e semplice contadino laico che credeva fermamente in Dio e ovunque andava seminava pace a più di 5 secoli dal suo passaggio in questo mondo rapisce ancora i cuori con l’esempio affascinante della sua vita e del suo messaggio.
Quale è stato il segreto di Francesco di Paola?
“San Francesco aveva un solo libro ed era Gesù Cristo e il suo Vangelo lo sapeva leggere bene” ci ha ricordato P.Vincenzo.
Vi aspettiamo ancora oggi alla S.Messa delle 18 e domani domenica alle ore 11 per vivere altri momenti di grazia e di fede.
Evviva San Francesco!
Luisa Loredana Vercillo