La sede territoriale della Croce Rossa di Decollatura ha organizzato, sotto l’egida del Comitato provinciale di Lamezia Terme, una interessante dimostrazione teorico-pratica sulle manovre di disostruzione su neonati, bambini e ragazzi.
Capitanati dal responsabile della sede territoriale, Alfredo Pucci, i volontari si sono ritrovati presso l’Officina della Cultura e della Creatività di Soveria Mannelli insieme al sindaco della città, Michele Chiodo, il presidente del Comitato Cri Lamezia, Andrea Parisi e il Dott. Guido Arcuri, medico di base, rientrato da poco, tra le fila della Croce Rossa.
Ha aperto i lavori proprio il primo cittadino che ha tenuto a sottolineare “il lodevole impegno della Croce Rossa sul territorio negli interventi di primo soccorso, nell’assistenza fornita a persone in difficoltà, anche nel periodo della pandemia. Noi come amministrazione – ha sottolineato Chiodo – collaboriamo strettamente con la Cri di Decollatura e siamo contentissimi di poter dare una mano e far crescere il nostro territorio anche sotto questo aspetto con strutture che si integrino tra loro. Ben vengano iniziative di questo genere che rafforzino lo spirito collaborativo. Al presidente del Comitato lametino dico che daremo tutto l’aiuto che servirà per qualsiasi idea o progetto”.
L’attenzione di Chiodo si è spostata poi sulla questione ospedale. “Da 25 anni, purtroppo, la struttura che era il fiore all’occhiello del Reventino, è andata sempre più decrescendo e dispiace perché molti dei volontari all’interno del gruppo Cri di Decollatura erano infermieri e medici proprio del nosocomio soveritano”.
Il Presidente della Cri di Lamezia, Andrea Parisi, ha sottolineato come “Soveria Mannelli sia baricentrica sul territorio lametino. Grazie alla sinergia istituita con l’ASP di Catanzaro potremo coinvolgere più da vicino Soveria e gli altri paesi del Reventino. Sono contento – conclude Parisi – di aver “estorto” (ride ndr) al dottor Arcuri il ritorno in Croce Rossa. La presenza di medici del territorio è fondamentale per mantenere alto il livello di assistenza della nostra associazione nei confronti dei cittadini”.
Proprio Arcuri, ringraziando i presenti, ha ulteriormente ribadito come “manifestazioni come questa siano molto importanti perché le famiglie, cui questa giornata è dedicata, sono i primi a dover imparare le buone pratiche di primo soccorso. Noi medici dobbiamo dare supporto e stimolo a persone che hanno voglia di imparare”.
A questo punto la giornata è entrata nel vivo con la lezione pratica impartita da Pucci alle coppie e alle famiglie intervenute spiegando dettagliatamente, servendosi di appositi bambolotti e manichini, tutte le manovre necessarie “a seconda, principalmente, dell’età, al fine di disostruire le vie aeree superiori che qualsiasi oggetto (cibo, biglia, giocattolo, ecc), potrebbe occludere facendo andare il soggetto in crisi respiratoria. La manovra di Heimlich si può praticare sui soggetti più grandi non di certo sui neonati. Quindi, rivolgendosi ai presenti: dovete stare molto attenti, ma nello stesso tempo vestirvi di coraggio per intervenire prontamente, perché il tempo è prezioso e se utilizzato al meglio, può consentirvi di salvare una vita umana”. Anche i presenti, infine, hanno provato, praticamente, ad eseguire le manovre corrette esercitandosi, così, in caso di emergenza, su come intervenire correttamente.