'Sharo Gambino x100', partito da Lamezia Terme l’anno gambiniano

“Sharo Gambino x100”, partito da Lamezia Terme l’anno gambiniano

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Al Teatro Politeama Costabile di Lamezia Terme è stato ricordato lo scrittore e giornalista Sharo Gambino (1925-2008) nel centenario della nascita. Partito così l’anno gambiniano che vedrà la realizzazione di una serie di iniziative coordinate da un apposito comitato.

Sharo Gambino, una delle figure più versatili e riconoscibili della letteratura e del giornalismo nate in Calabria, è stato ricordato a Lamezia Terme lo scorso 10 gennaio in occasione dei cento anni dalla nascita. Lo scrittore veniva alla luce a Vazzano, centro delle Serre calabresi, il 7 gennaio 1925.

Il ricordo di “Sharo Gambino x100”

Con l’organizzazione della Associazione Al Vaglio con la direzione artistica di Antonio Pagliuso, assieme alla collaborazione di altre realtà culturali attive sul territorio come Comitato Franco Costabile 100, Associazione Ad Turres, Glicine rivista, Associazione Muricello, Compagnia teatrale BA 17, Lameziaterme.it e Music Art Service, l’omaggio a Gambino, denominato “Sharo Gambino x100”, ha visto la partecipazione di due figli dell’intellettuale: Marinella Gambino, docente, e Sergio Gambino, artista e presidente Casa della Cultura Sharo Gambino di Serra San Bruno.

Intervenuti alla serata realizzata al Teatro Politeama Costabile del popoloso quartiere lametino di Sambiase: Vito Teti, scrittore e antropologo, Antonio Cavallaro, giornalista e ufficio stampa redazione digital Rubbettino, Kita Tassoneresponsabile archivio Qualecultura, e Antonio Chieffallo, direttore della Biblioteca degli scrittori calabresi “Nuccio Ordine” di San Mango d’Aquino.

Coordinati e sollecitati da Antonio Pagliuso i diversi interventi hanno evidenziato la comune matrice di un letterato dalla cultura sconfinata e dalla curiosità che non conosceva sazietà. I relatori hanno raccontato lo scrittore arguto, il giornalista brillante e sagace – con “La mafia in Calabria”, uscito nel 1971, fu fra i primi ad avvertire il mutamento che stava avvenendo nella ‘ndrangheta –, l’appassionato autore per tv e radio, ma soprattutto l’uomo Sharo Gambino, una persona perbene, di quelle che non si dimenticano.

Nel corso della serata sono stati ricordati i rapporti di Gambino con gli altri intellettuali e artisti del suo tempo – Mario La Cava, Giuseppe Berto, Enotrio Pugliese, Luigi Lombardi Satriani, Nik Spatari –, il legame inscindibile con la sua terrad’origine – Gambino ha voluto pubblicare tutti i suoi lavori con editori calabresi, pur potendo ambire a case editrici più grandi e conosciute nell’intera Penisola – e le collaborazioni durate decenni con riviste e quotidiani regionali e nazionali, così come il lunghissimo e proficuo rapporto con la sede regionale della Rai per i cui tg realizzò numerosi servizi e sceneggiati.

Amico di lunga data di Gambino, Vito Teti, istituzione nel campo della antropologia culturale, ha consegnato il suo appassionato ricordo dell’amico Sharo con aneddoti legati al suo incessante lavoro intellettuale, ponendo l’accento sulla tematica dei luoghi, della loro cura e consapevolezza, tema riscontrabile in ogni scritto di Sharo Gambino e percorso da altri grandi narratori della Calabria – ambientalisti ante litteram – come Corrado Alvaro, Saverio Strati, Raoul Maria De Angelis, Fortunato Seminara e Francesco Perri.

Presto una nuova pubblicazione

Grande meridionalista, scrittore civile, del tutto aderente alla realtà che lo circondava, senza enfatizzare un mondo reale che abbisognava soltanto di essere raccontato per quel che era, Sharo Gambino – spentosi nel 2008 proprio nella Città della Piana – è un autore da continuare a leggere o da riscoprire. Anche con nuove pubblicazioni e letture critiche come quella annunciata al Teatro Politeama Costabile da Antonio Cavallaro.

Nelle prossime settimane, infatti, tornerà in libreria per i tipi di Rubbettino “Fischia il sasso”, romanzo in gran parte autobiografico che racconta in maniera tagliente, con feroce ironia, l’innamoramento di un giovane calabrese per il regime fascista. Il testo sarà arricchito da una introduzione firmata dal critico letterario Goffredo Fofi.

Un comitato per ricordare Sharo Gambino

Dopo una anteprima a Serra San Bruno, in cui lo scrittore è stato ricordato assieme a un’altra eccellenza delle arti dell’area, il poeta-scalpellino Mastro Bruno Pelaggi, l’appuntamento di Lamezia Terme ha inaugurato il 2025 dedicato a Sharo Gambino. Le iniziative incentrate sull’intellettuale nato cento anni fa si succederanno per tutto l’anno, come annunciato da Sergio Gambino, con la costituzione di un apposito comitato composto da Tonino Ceravolo, Vito Teti, Annarosa Macrì, Lucia Bonacci, Serena Chimirri, Ilaria Cosco, dallo stesso figlio dello scrittore e dai fratelli Elio e Franco.


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