Via libera all'Irccs emato-oncologico del Gom, Spirlì: «Grande orgoglio»

Via libera all’Irccs emato-oncologico del Gom, Spirlì: «Grande orgoglio»

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Via libera all'Irccs emato-oncologico del Gom, Spirlì: «Grande orgoglio»«Il riconoscimento definitivo del Centro emato-oncologico del Gom di Reggio quale Istituto Irccs è una notizia importante per la Calabria, per la nostra ricerca sanitaria e per tutti i calabresi che operano in questo settore».

Lo dichiara il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì – dopo il decreto del commissario ad acta, Guido Longo – con cui si dà parere favorevole sulla coerenza dell’istituzione del Centro con la programmazione regionale.

SPIRLÌ: «ATTENTA VALUTAZIONE» 

«Siamo molto orgogliosi di questo risultato e aver potuto mediare tra le parti, per me, è stato un onore. Non si tratta – spiega ancora Spirlì – di una concessione dei ministeri competenti, bensì di un giusto riconoscimento frutto dell’attenta valutazione dell’impegno e della professionalità di quanti operano in questo centro d’eccellenza reggino. Con questo riconoscimento si aprono prospettive certamente più rosee per tanti calabresi che necessitano di cure e costretti a migrare in altre regioni».

L’ITER DEL RICONOSCIMENTO 

Il dca del commissario Longo arriva dopo il via libera dei ministeri della Salute e dell’Economia e Finanze al riconoscimento quale Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) dell’istituendo “Centro di riferimento emato-oncologico (Creo) Calabria”, all’interno del Grande ospedale metropolitano.

Era stata proprio la struttura commissariale regionale a chiedere il parere sull’istanza avanzata dal commissario straordinario del Gom, Iole Fantozzi, per il riconoscimento quale Irccs. Il “Creo Calabria” sarà allocato interamente nel presidio ospedaliero Morelli.

Nel Dca si tiene anche conto che «dall’esame complessivo degli atti di programmazione sanitaria regionale risulta l’individuazione dell’Ao Gom quale hub per l’ Area regionale Sud in tutti i livelli organizzativi attinenti alla rete ospedaliera, alla rete dell’emergenza-urgenza, alle reti tempo-dipendenti e alle reti specialistiche, oltre la collocazione nella stessa Azienda di funzioni con bacino regionale e Centri di riferimento specialistico regionale».


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