Lamezia, al Grandinetti 'Il calamaro gigante' da il via alla rassegna teatrale e musicale dell’AMA Calabria

Lamezia, al Grandinetti “Il calamaro gigante” da il via alla rassegna teatrale e musicale dell’AMA Calabria

Condividi

A Laura e Gennaro da cui tutto è partito. La dedica ai genitori è la testimonianza più alta di affetto e continuità con la quale si apre la rassegna teatrale e musicale dell’AMA Calabria dei fratelli Pollice.
Francesco Pollice, direttore artistico, stasera sul palco saluta il numeroso pubblico che da anni segue con partecipazione sia il programma musicale che il teatro e ci invita a fare a meno del cellulare per almeno due ore. Due ore piacevolissime immersi noi tutti nella magia del teatro. Dove siamo? Siamo a Lamezia Terme, 15 novembre 2024, Teatro Comunale Grandinetti con “Il calamaro gigante” dal romanzo omonimo di Fabio Genovesi e sul palco Angela Finocchiaro e Bruno Stori, Regia Carlo Sciaccaluga.
Lamezia, al Grandinetti 'Il calamaro gigante' da il via alla rassegna teatrale e musicale dell’AMA CalabriaUna bellissima fiaba, trasportata sulle scene con corde, teli, video interattivi, onde, lenzuola, cartonati, materiali semplici usati in modo fantasmagorico che prendono vita dai gesti degli altri sette giovanissimi e bravissimi attori. La storia è l’incontro di uno studioso zoologo e naturalista francese del settecento con una assicuratrice di Cinisello Balsamo, sbalzata fuori dalla sua quotidianità più volte rivendicata in un al di là fantastico da un’onda gigantesca. Lui è Pierre Dénys de Montfort pioniere della malacologia e della concologia. Classificò e catalogò 129 specie di molluschi precedentemente sconosciuti. Montfort però finì per perdere tutta la sua credibilità professionale a causa dei suoi studi e le sue teorie sul kraken. Nell’Histoire Naturelle Générale et Particulière des Mollusques distinse due tipologie di calamari giganti: l'”immense poulpe” e il “kraken-pieuvre”.
Montfort descrisse il kraken basandosi sulle descrizioni di marinai norvegesi, balenieri americani e gli scritti di Plinio il Vecchio. E nessuno degli scienziati suoi contemporanei gli credette. Morì infatti vedendo screditati i suoi studi che solo dopo anni furono riconosciuti.
Ah il calamaro gigante come metafora del non essere riconosciuti da chi resta imprigionato in logiche sempre uguali e invece basta un’onda anomala e porta via ogni sicurezza! Mi sembra un bellissimo augurio per tutti noi riaprire le menti e guardare oltre lo spiraglio di una vita sempre uguale per scorgerne lo stupore e la conoscenza. Negli applausi e nei sorrisi finali le piroette e i giochi illusori dei bravissimi protagonisti dello spettacolo. Grazie mille per la fantasia.

Ippolita Luzzo 


Condividi