“Esprimiamo la nostra più sincera solidarietà al primario del Pronto Soccorso di Lamezia Terme e a tutto il personale sanitario per il grave episodio di violenza accaduto ieri sera, che ha visto un giovane aggredire un medico in servizio. Simili atti, oltre a essere inaccettabili, minano la sicurezza e la serenità di chi, con dedizione e sacrificio, lavora quotidianamente per garantire la nostra salute.
Questa situazione è ormai diventata una piaga nazionale che affligge i nostri presidi ospedalieri. Gli episodi di violenza contro gli operatori sanitari si stanno moltiplicando, dimostrando che le misure adottate finora non sono sufficienti. È urgente e necessario che il Ministero della Salute, con il supporto dei ministeri preposti alla sicurezza, metta in campo provvedimenti concreti e incisivi per garantire un ambiente di lavoro sicuro e sereno. È fondamentale una collaborazione interministeriale, coinvolgendo anche il Ministero dell’Interno e il Ministero del Lavoro, per contrastare con fermezza questa escalation di violenza.
Oltre alla mancanza di sicurezza, i sanitari lavorano in condizioni estremamente difficili a causa della grave carenza di personale. Tuttavia, la soluzione non risiede solo nell’incrementare la quantità dei medici, ma anche nel garantire una qualità adeguata e compatibile con le esigenze dei nostri ospedali. L’aggiunta di decine di medici cubani al Pronto Soccorso, anziché risolvere le criticità, ha creato ulteriore confusione nei reparti, soprattutto dove la prontezza e la precisione nelle decisioni sono cruciali. La presenza di personale con difficoltà sia nella lingua italiana sia nella conoscenza della medicina locale ha finito per rallentare i processi di cura, generando caos e sovraccaricando i dirigenti medici, già provati, i quali si trovano costretti a offrire supporto continuo al nuovo personale. Non si può pretendere che professionisti già sotto pressione debbano anche svolgere formazione sul campo per personale non adeguatamente preparato al nostro sistema sanitario.
Rinnoviamo pertanto il nostro sostegno a tutto il personale sanitario e auspichiamo che si intervenga con urgenza per risolvere una situazione divenuta insostenibile, ristabilendo un ambiente di lavoro sicuro, organizzato e rispettoso del ruolo cruciale che i nostri medici e infermieri svolgono quotidianamente. Chi si dedica con abnegazione al benessere della comunità merita rispetto, protezione e le risorse adeguate per lavorare con serenità”.
Firmatari
Giandomenico Crapis
Elvira Falvo
Caterina Mastroianni
Nicola Palazzo
Francesco Carito
Vittorio Paola
Lidia Vescio
Giovanni Gallo
Angelo Curcio
Gianni Arena
Fabrizio Muraca
Fernando Miletta
Laura Gigliotti
Francesco Cortellaro
Marisa Putrino
Osvaldo Rocca
Palmira Caparrotta