“Ripensare Costabile: Libri ed idee per essere più liberi”: una rassegna didattico-editoriale ideata da Grafichèditore e dal professore Francesco Polopoli, docente di latino e greco del Polo liceale Campanella-Fiorentino.
Una sfida culturale che da ottobre 2023 ad oggi ha sollecitato persino l’inserimento dell’autore nostrano nel Dizionario della Treccani. Tra le iniziative promosse e realizzate nell’ambito del percorso costabiliano della casa editrice sono da ricordare: “Franco Costabile raccontato dai suoi fiori”; “Pagine critiche su Franco Costabile negli scritti di Pina Maione Mauro e Italo Leone”, “Oreste Borrello un filosofo lametino, maestro di Franco Costabile”; “Franco Costabile tra colori, suoni e parole”; “Franco Costabile, I tumulti interiori di un poeta del Sud” con il professore Filippo D’Andrea; ‘Ndrangheta, tra politica, fede e ruolo delle donne con spunti poetici costabiliani(Saveria Maria Gigliotti e don Giacomo Panizza); Dalla non tecnica della cultura classica agli strumenti del lirico sambiasino; “Costabile e le poesie di Joe Aiello”; tre numeri speciali di “Lamezia Storica” dedicati a Costabile e alle piaghe del Mezzogiorno. Quest’anno – commenta Nella Fragale – insieme al progetto “La rosa nel bicchiere”, ideato dalla giornalista Maria Scaramuzzino, è stato strutturato persino un concorso letterario nazionale riservato alle scuole il cui volume “La rosa nel bicchiere raccontata ed illustrata dai suoi fiori”, scandita per tipologie testuali, rappresenta l’atto compiuto di un interesse che è andato oltre la Regione calabrese per rientrare successivamente in loco tra echi e suggestioni giovanili intorno ad uno scrittore comune e non solo locale. La traduzione bilingue di Joe Ajello – continua l’editrice – risponde, poi, all’internazionalizzazione di Franco Costabile, nel porgere il testo in una comprensione immediata e mediata dalla vivacità poetica del suo traduttore. A coronare il percorso costabiliano è l’annuario dialettale 2025, dedicato all’aedo della Miraglia. «Siamo alla quinta edizione del calendario vernacolare e quest’anno non potevamo non dedicare l’annuario che verrà con un aedo che dà lustro alla comunità lametina: Franco Costabile» (Francesco Polopoli). Partendo dalla constatazione pasoliniana di un’emancipazione dialettale del cantastorie, ne ribadiamo, per converso, non solo il dialettismo implicito ma anche alcune sue espressioni idiomatiche, limitate, sì, ma significative; tutto ciò ad immagine e somiglianza di quei luoghi dello Spirito, che fanno “restanza” in ogni nostra commutatio loci, compresa la sua, abitante sambiasino di Roma aeterna. Abbiamo deciso – seguendo questa linea – aggiunge Polopoli – di parafrasare i testi costabilianiproprio in dialetto, accompagnando i dipinti dell’artista Melina Palaia Cataldi, di mese in mese, con il repertorio lessicale dei nostri nonni: ripensare le liriche, nella modalità intralinguistica, è solo una sperimentazione per accedere ai grandi, valorizzando le radici comunitarie. La scelta, nell’alveo traduttologico di non pochi componimenti di autori diversi, si prefigge “un sogno nel sogno”: un accesso al nostro Classico del Novecento calabrese insieme ad una maggiore consapevolezza del bagaglio lessicale del nostro pianoro. Per tutto questo repertorio informativo e formativo la parola d’ordine è reperibilità, che è l’antonimo di deperibilità: la direzione intrapresa ci sembra quella giusta, #calabriapertutti, come a dire “tutti per uno ed uno per tutti”, flettendo le forze personali, singolari, cioè, alla fruizione plurale di tutti. Buon centenario, allora! Che sia “Franco” per tutti coloro che ci leggeranno, scartabellando le mensilità tra i pregevoli dipinti di un’eccezionale artista, quale è Melina Palaia Cataldi.