Ha avuto luogo nel tardo pomeriggio di ieri la presentazione dell’importante saggio storico «L’epistolario di Francesco Fiorentino» a firma dello studioso decollaturese Giuseppe Musolino.
Nella suggestiva cornice della Chiesa dell’Immacolata, in pieno centro storico dell’ex comune di Sambiase, l’evento editoriale ha richiamato un buon pubblico, attento ed appassionato. Ad introdurre la manifestazione è stato Massimo Iannicelli, editore del volume, ricercatore storico a sua volta, che ha spiegato i motivi per i quali si è voluto presentare questo lavoro a Sambiase, città natale del filosofo Fiorentino che da sempre si identifica con indissolubilmente con essa.
Subito dopo ha preso la parola Giancarlo Nicotera, Presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme, che ha sottolineato l’importanza e la necessità di tenere sempre desto il ricordo di personaggi, nostri concittadini, che hanno dato e continuano a dare lustro alla città.
È stata, poi, la volta di Salvatore De Biase che ha evidenziato alcuni passi importanti delle quasi trecento lettere del volume scritto da Musolino.
Sul filosofo calabrese (1834-1884) sono stati pubblicati molti volumi, per lo più riguardanti il suo pensiero, le sue opere e, occasionalmente, alcune sue lettere. Questo nuovo contributo, composto da una raccolta di circa trecento lettere, quasi tutte inedite, ci fa conoscere più da vicino la sua personalità, il suo mondo, i suoi rapporti con familiari e amici. L’epistolario copre le vicende accadute durante la sua vita e anche ciò che avvenne dopo la sua morte, alla moglie e ai figli.
Ne emerge uno spaccato sociale che riguarda non solo la città natale, Sambiase, ma anche la Calabria del tempo e il mondo accademico e politico in cui Francesco Fiorentino si trovò da operare.
Attraverso le oltre 400 pagine si scoprono le abitudini, i gusti alimentari, le speranze, i problemi di salute, il legame con la moglie Restituta Trebbi, i rapporti con il padre e con il fratello, con lo zio Francesco Saverio Pane di Decollatura, con i suoi sostenitori durante le campagne elettorali da candidato al Parlamento.
Completano il quadro un’appendice in cui si pubblicano le lettere riguardanti la polemica con Giosuè Carducci, una ricostruzione dell’origine della sua famiglia con l’albero genealogico, numerose immagini inedite riguardanti il mondo di Fiorentino e gli indici utili per orientarsi nei tanti nomi presenti nelle lettere.
Dopo Salvatore De Biase, ha preso la parola l’autore che ha svelato una serie di retroscena che lo hanno portato ad avviare questa ricerca: avendo egli dato alle stampa in precedenza un volume su Michele Pane, illustre poeta decollaturese, Musolino ha scoperto che intercorreva una parentela con Fiorentino. Da qui, partendo dalle carte di famiglia, egli è riuscito a ricostruire il suddetto epistolario.
Il ritrovo si è concluso con l’appassionato intervento di Annalisa Spinelli, assessore alla cultura di Lamezia Terme, che ha brillantemente evidenziato la validità dell’opera sottolineando i grandi fermenti culturali e storici presenti non solo a Lamezia Terme, ma in tutto il suo circondario.