Casapaese, l’innovativa struttura socio-assistenziale che garantisce dignità a persone affette da Alzheimer e demenza, nel borgo di Cicala, si conferma ancora una volta un luogo in cui le memorie non vengono dimenticate, bensì vengono rigenerate e potenziate attraverso incontri e scambi di emozioni tra realtà soltanto apparentemente distanti.
Tante, infatti, sono le associazioni che varcano la porta della struttura per trascorrere momenti di vita autentica insieme agli ospiti. Domenica 21 luglio, è stato il turno del gruppo degli Scout Catanzaro 9 Agesci, guidati dalla responsabile Valeria Vespertini. Un incontro fortemente voluto, organizzato dalla responsabile di CasaPaese, la psicologa Valentina Corea, insieme all’educatrice Manuela Costa. Un’invasione di umanità racchiusa in una lunga e ricca giornata scandita da diverse attività interattive che hanno consentito agli ospiti di relazionarsi con gioia con gli scout, guidati dal team della struttura.
Gli scout hanno affiancato le persone con demenza in giochi semplici ma coinvolgenti, creando un legame speciale fondato sulla connessione umana e sulla compassione, che permettono di creare ponti di comprensione e felicità.
“È stata un’avventura memorabile che ha lasciato un’impronta duratura nei cuori di tutti i partecipanti, ricordandoci l’importanza di prendersi cura gli uni degli altri. In un mondo che spesso ci vede distratti e indaffarati, momenti come questi ci riportano ai valori veramente importanti: la gentilezza, la condivisione e l’amore per il prossimo, fondamentali per la filosofia di CasaPaese. Gli scout sono diventati parte integrante della nostra famiglia, in cui ci si sente accettati e supportati, favorendo un continuo arricchimento reciproco” dichiara la fondatrice di CasaPaese, Elena Sodano, ringraziando il gruppo degli scout per aver donato il proprio tempo per tracciare sensazioni positive nell’animo delle persone con demenza.
Altrettanta soddisfazione ed emozione traspare nelle parole della Comunità Capi del Gruppo Scout Agesci Catanzaro 9 che, dopo aver progettato a lungo questa visita, descrivono l’approdo a CasaPaese come su una piccola isola sulla strada della felicità.
“Tra le viuzze di un borgo incantato, dove il tempo si stringe e il cuore si apre in mille fili annodati a tante anime belle, sorrisi cristallini hanno rotto le nostre clessidre, regalandoci un attimo di disordinata normalità. La nostra quotidianità corre veloce, spesso non ci accorgiamo di chi rallenta, arranca fino ad arrestare il proprio cammino, ma lì, dove l’umanità brilla nella sua luce più pura e l’anima si nutre di gesti di sincera cura, abbiamo siglato la promessa Portami con te. Per Vincenzo, Giuseppina, Pierette, Salvatore, Paolino, Enrica e tutti gli altri ospiti, quando riapriranno quell’album di foto scattate insieme, probabilmente saremo ogni volta qualcuno che riaffiorerà nei loro ricordi sbiaditi, ma noi porteremo sempre nel cuore i loro sguardi, sorrisi, abbracci, il tempo lento di una giornata ricca e intensa. Con la consapevolezza che correre, in realtà, è un errore che ci priva dell’opportunità di soffermarci sui particolari, sulla bellezza degli altri, diversi solo da ciò che, erroneamente, immaginiamo sia la normalità” commentano, ribadendo quanto la visita a CasaPaesegli abbia dato prova dell’importanza dell’umanità, ben distante dal pregiudizio e dall’ignoranza che rendono spietati e superficiali.