“Dal momento che la politica delle chiacchiere e degli slogan continui non produce nulla, ho sentito il dovere di coscienza di presentare al ministro della funzione pubblica, Paolo Zangrillo, un’interrogazione sulla condizione umiliante che vivono da tempo i 4000 tirocinanti di inclusione sociale in Calabria.
Ho chiesto all’autorevole membro di governo, dal quale è giunta un’apertura concreta, se non ritenga opportuno avviare un tavolo istituzionale con tutte le parti coinvolte per addivenire ad una soluzione definitiva per i Tirocinanti di inclusione, reperendo le occorrenti risorse. Rammento che si tratta di personale che svolge un ruolo fondamentale nelle amministrazioni calabresi ma che ad oggi non gode di alcun tipo di tutela nello svolgimento delle proprie mansioni; oltretutto, circa 2000 Tirocinanti di inclusione sociale sono over 55anni e dunque più difficilmente ricollocabili nel mercato del lavoro. Con un recente intervento normativo sono stati stanziati 5 milioni di euro a decorrere dal 2024 autorizzando gli enti locali ubicati sul territorio della regione Calabria a bandire procedure selettive per l’accesso a forme contrattuali a tempo determinato e a tempo parziale di diciotto ore settimanali, della durata di diciotto mesi, alle quali sono prioritariamente ammessi i tirocinanti rientranti nei percorsi di inclusione sociale rivolti a disoccupati. Tuttavia dette risorse sono palesemente insufficienti per pensare di poter almeno lenire un malessere che offende migliaia di madri e padri di famiglia, ma che ferisce la civiltà del diritto del lavoro. Sono persuaso che la sensibilità del ministro competente e del governo nazionale sapranno dare risposte ben piu’ incisive di tanto girare a vuoto registratosi a livello territoriale”.
Così in una nota il deputato della Lega Domenico Furgiuele.