“Gli anziani sono rimasti fermi nel parcheggio della speranza, con le mani in tasca chiuse a pugno in attesa di quando avrebbero potuto riprendere a vivere e riappropriarsi di quei pochi spazi a loro cari e conosciuti.
Gli anziani hanno bisogno di poco per sentirsi vivi.
La totale inadeguatezza e la disorganizzazione, dimostrata da chi ci governa, ha fatto sì che gli anziani per restare in vita si sono posti volontariamente agli arresti domiciliari, rifugiandosi nella preghiera ed in quelle piccole azioni quotidiane che hanno permesso loro di sopravvivere. Ma adesso, non possiamo farci trovare impreparati, dobbiamo assolutamente riprendere le attività sociali, seppur rispettando il distanziamento.
A piccoli passi vanno riavviate tutte le attività sociali ludiche/culturali: ci torna utilissimo l’emendamento, approvato all’unanimità dalla commissione Affari Costituzionali del Senato e successivamente nel mese di marzo approvato anche alla Camera, che permetterà ai circoli ricreativi e culturali di riprendere la somministrazione di alimenti e bevande, a cui vanno applicate le norme degli esercizi privati e nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza.
Molti circoli culturali si erano visti negare la possibilità di poter somministrare bevande e/o pasti al loro interno, pregiudicando così il mantenimento del circolo stesso, i quali sopravvivono anche attraverso i piccoli introiti ricavati da questa attività.
“Certamente una buona notizia. Un primo passo nella direzione giusta per l’associazionismo di promozione culturale e sociale, uno dei settori più colpiti, e dimenticati, dalla crisi legata alla pandemia. E’ un provvedimento, che arriva dopo mesi di chiusura dei Circoli in tutta Italia, che serve a metter fine ad una incomprensibile e ingiusta discriminazione che ha fortemente penalizzato il mondo dell’associazionismo. Si tratta però di un provvedimento non risolutivo per superare la drammatica crisi dei circoli, con le sedi chiuse da mesi, le attività sospese, gli affitti e le utenze da pagare, Una crisi senza precedenti che mette a rischio la sopravvivenza stessa di migliaia di esperienze associative”.
Chiediamo ai Comuni per la maggior parte proprietari degli immobili di aiutare l’associazionismo ed in particolare l’Associazionismo Senior a riprendere le attività ludiche aggregative proprio per non disperdere questo Patrimonio di Memoria Associativa.
“Crediamo nel nostro ruolo di utilità sociale – conclude la Presidente di Federanziani Calabria/Federcentri Coordinamento Regionale APS” e per questo, anche alla luce di un tale importante risultato, torniamo a chiedere al Governo, alla Regione Calabria ed ai Comuni di attuare e realizzare misure adeguate di Ristori per sostenere e valorizzare un patrimonio importante, quale quello dell’associazionismo di promozione culturale e sociale degli Over.
Un esempio che ci piace evidenziare e portare alla conoscenza di chi ci legge è l’amore e l’abnegazione dimostrati dal Circolo Aggregazione Culturale Anziani di San Basile, un piccolo Borgo posto alle pendici del Pollino che ha confezionato, con amore, piccoli cuori con i colori della nostra bandiera italiana e che doneranno a tutta la comunità il giorno della Festa della Mamma”. Così Federanziani/Federcentri Calabria.