Un mistero da risolvere che non troverà alcuna soluzione. La mancanza della verità assoluta è il tema di “Così è (se vi pare)”, da sempre considerato uno dei testi più rappresentativi dell’intera opera di Pirandello. La rappresentazione, con la regia di Geppy Gleijeses, andata in scena ieri sera al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, nella prima delle due repliche serali, che ha registrato un sold out, organizzate da AMA Calabria, ha avuto protagonisti Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato. L’evento è finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “per il finanziamento di Progetti Speciali per il Teatro” emanato dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.
Nel buio della platea, con il sipario chiuso, la voce di Gleijeses ha spiegato il suo personale punto di vista del racconto. Un modo di osservare con il “binocolo rovesciato”, che gli ha permesso di effettuare una riflessione più profonda degli avvenimenti narrati dai personaggi, con questi ultimi rimpiccioliti in ologrammi. Una introduzione in cui ognuno di loro cerca di immaginare che quella raccontata sia la realtà dei fatti. Una idea originale che ha evidenziato l’idea del regista di sottolineare quanto potesse essere illusoria la ricerca della verità.
Durante una riunione a casa Agazzi si discute dei nuovi arrivati in paese: la signora Frola (Milena Vukotic) e di suo genero signor Ponza (Gianluca Ferrato). Intorno a loro aleggia un’aura di mistero: non è ben chiaro se la signora Ponza, sia figlia della signora Frola oppure se, come sostiene il marito, sia la sua seconda moglie. Ipotesi che mettono lo spettatore nella condizione di avere una propria visione dei fatti.
La ricerca della verità è un atteggiamento inevitabile che è “nascosto” già nel titolo. Alla certezza di “Così è” fa da contraltare il dubbio determinato da quel “se vi pare”, una contraddizione presente in tutto il racconto, che viene creata dagli interventi arguti di Lamberto Laudisi (Pino Micol). Tra tante supposizioni le sue parole alimentano le contraddizioni e le insicurezze di tutti, fino all’arrivo non previsto della signora Frola. Come detto dal secondo intervento della voce fuori campo di Geppy Gleijeses, quest’ultima viene sottoposta a un «malcelato tentativo di crocifissione» durante il quale, con estrema amarezza, racconta di essere nell’impossibilità di vedere la figlia Lina a causa dell’impedimento di suo genero.
Davanti a tale affermazione è evidente la costernazione di chi era in attesa di conoscere la vera situazione, ribaltata successivamente dal signor Ponza che, dopo aver detto che quella presente in casa è Giulia, la sua seconda moglie sposata dopo la morte della figlia della signora Frola, ha accusato quest’ultima di essere in preda alla pazzia.
Ad ogni nuova esposizione, i due generano una sempre crescente confusione che allontana tutti dalla verità, tranne Lamberto Laudisi, secondo il quale non esiste un’unica verità ma una per ogni persona che ascolta.
E’ così che la via più breve, apparentemente certa, è quella di ascoltare la donna oggetto della discussione. La ricerca spasmodica della verità sembra essere ormai giunta alla conclusione, ma l’ennesima rivelazione lascia tutti interdetti. La donna rivela di essere sia la figlia della signora Frola che la seconda moglie del signor Ponza. Un’affermazione che si conclude con la frase «Io sono colei che mi si vede». Il finale aperto di “Così è (se vi pare)” ha lasciato il pubblico presente in uno stato di smarrimento, anche lui desideroso di conoscere la verità, ma questa non esiste ed ognuno crea la sua visione delle cose.
A supporto dell’intera vicenda Geppy Gleijeses ha opportunamente scelto di utilizzare degli specchi disposti al centro della scena in modo da formare un labirinto. L’idea è di far riflettere e vedere i personaggi da angolazioni diverse. Sono figure che al momento della loro uscita di scena, fermandosi dietro agli specchi, appaiono con i contorni sfuocati, facendo apparire il loro fantasma e mostrando l’immagine che gli altri percepiscono. Una felice intuizione, questa, del regista che è riuscito a portare sul palcoscenico la sua personale lettura del testo di Pirandello, senza “tradire” i contenuti e il pensiero dell’autore siciliano.
La straordinarietà di questa messinscena di “Così è (se vi pare)” è la presenza di un cast che mostra indubbie qualità attoriali. Milena Vukotic, ha confermato di essere una delle eccellenti attrici del nostro Teatro. La sua interpretazione della signora Flora è un prisma che riflette mille luci. Sa essere coinvolgente appassionata nei suoi momenti più dolorosi. La sua figura è elegante anche nei momenti più drammaticamente intensi. Pino Micol, è riuscito perfettamente ad interpretare la proiezione di Pirandello, nelle vesti di Lamberto Laudisi, personaggio a tratti sornione e ironico. Nelle sue risate tra l’amaro e il divertito, è presente tutto il senso della commedia pirandelliana. Gianluca Ferrato, mostra grande versatilità nel ruolo del signor Ponza, che nei suoi monologhi e con le varie espressioni, pacate o intrise di dolore, conferisce al suo personaggio la giusta drammaticità.
Accanto a loro le interpretazioni superbe di Maria Rosaria Carli, Luchino Giordana, Stefania Barca, Marco Prosperini, Antonio Sarasso, Giorgia Conteduca, Vicky Catalano, Walter Cerrotta e Giulia Paoletti, ognuno dei quali ha saputo esprimere in maniera eccellente il proprio ruolo. La forza interpretativa dell’intero cast ha coinvolto il pubblico lametino che, fino alla fine, è rimasto coinvolto nelle vicende e nei racconti dei personaggi, cercando di trovare esso stesso la verità. Un vano tentativo di trovare una soluzione all’intera storia, che ha appassionato il pubblico che nel finale rivolge un lungo applauso, conferendo il giusto tributo a un capolavoro del nostro teatro e agli attori che ne hanno sublimato il suo significato.
“Così è (se vi pare)” stasera verrà replicato a Catanzaro con uno spettacolo che si avvia ad essere sold out.
Gli ultimissimi biglietti a disposizione per assistere a “Così è (se vi pare)” potranno essere acquistati rispettivamente presso la biglietteria del Teatro Comunale di Catanzaro oppure s’invita a consultare il sito www.amaeventi.org, per l’acquisto on line. Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla segreteria al numero telefonico 0961.741241 e 389.0670191 o contattandoci alla mail info@amacalabria.org.
La stagione teatrale di AMA Calabria continua giovedì 15 marzo al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme sarà di scena “Storia di una capinera”, con Enrico Guarneri e Nadia De Luca; venerdì 15 marzo al Teatro Comunale di Catanzaro Remo Girone sarà protagonista di “Il cacciatore di nazisti. L’avventurosa vita di Simon Wiesenthal”. Due appuntamenti imperdibili per gli amanti del grande teatro.