“Restiamo davvero senza parole di fronte a una delle ultime “chicche” dell’amministrazione Mascaro che, come se si trattasse di una pratica qualunque, “sfratta”, nei fatti, due importanti realtà associative della nostra città che svolgono un servizio importantissimo per tante persone con disabilità.
Le sezioni territoriali di due prestigiose associazioni nazionali, l’ENS (Ente Nazionale Sordomuti) e l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), dovranno infatti liberare, nell’arco di un mese, i locali confiscati dove da diversi anni svolgono le loro attività, su Corso Giovanni Nicotera, per consentire i lavori di riqualificazione degli immobili confiscati, nell’ambito di un finanziamento ministeriale.
Certamente è positivo che si avvii, attraverso un finanziamento ministeriale, un’opera di riqualificazione e messa in sicurezza degli immobili confiscati e, tramite successivo bando, si dia la possibilità alle tante realtà del terzo settore della città di poter partecipare all’assegnazione di spazi e locali. La parte burocratica ed amministrativa deve fare il suo corso, ma la politica???
Ci chiediamo dove sia la politica in questa grottesca vicenda!!!
Quando si affrontano questioni così delicate e quando si tratta di realtà che ogni giorno sono impegnate a tutelare i diritti di persone con disabilità, un’amministrazione comunale dovrebbe avere un minimo di sensibilità e soprattutto senso di realtà: come si può chiedere a due associazioni che svolgono servizi fondamentali per le persone di spostarsi nel giro di poche settimane, con tutto ciò che comporta in termini di spese, mezzi, difficoltà di tutti i tipi? Si sta mettendo entrambe le associazioni nelle condizioni di dover sospendere un servizio rivolto a persone con disabilità e, di fronte a tutto questo, l’amministrazione comunale non può ridurre il tutto a una procedura burocratica, a rispetto di tempi e scadenze.
Ma soprattutto quando si intraprendono dei lavori in immobili in cui hanno sede associazioni così importante, bisogna preoccuparsi con largo anticipo di trovare una nuova sede alle associazioni stesse che non possono permettersi assolutamente di interrompere i loro servizi nei confronti dei propri associati che come abbiamo detto sono persone che ogni giorno vivono hanno bisogno di supporto.
Ad aggravare il tutto il fatto che, da quanto ci risulta, era stata avviata anche un’interlocuzione con la parte politica da parte di una delle due associazioni con la quale si era chiesto di avere tempi certi sui lavori e sui bandi e, soprattutto, la possibilità di usufruire di una sede provvisoria per continuare l’erogazione dei servizi. Dall’amministrazione comunale nessuna risposta fino alla fredda comunicazione di oggi che rischia di mettere in seria difficoltà due prestigiose associazioni e, soprattutto, di sconvolgere la vita quotidiana di persone con disabilità e famiglie per le quali queste realtà rappresentano presidi fondamentali per una buona qualità della vita. L’amministrazione Mascaro non può essere sorda di fronte a esigenze reali di persone in carne e ossa che valgono molto di più di cavilli e burocrazia!
Chiederò immediatamente la convocazione della commissione consiliare competente certo che da tutti i consiglieri comunali, com’è stato in altre occasioni, ci sarà la massima convergenza e la totale sensibilità rispetto a una questione così delicata che tocca la vita di tante persone e famiglie. Sensibilità che, parole a parte, questa amministrazione comunale ancora una volta ha dimostrato di non avere”.
Così in una nota Rosario Piccioni, consigliere comunale Lamezia Bene Comune.