Il 16 gennaio 2024, alle prime ore del mattino, a Cetraro (CS), i Carabinieri della Compagnia di Scalea hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Paola su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un 18enne cetrarese, gravemente indiziato dei reati di “tentato omicidio aggravato dai motivi abietti o futili” e “porto di armi od oggetti atti ad offendere”.
Il provvedimento scaturisce da un’attività d’indagine sviluppata dal N.o.r.m. della Compagnia Carabinieri di Scalea con il supporto della Stazione Carabinieri di Belvedere Marittimo e coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola che ha consentito di far luce in brevissimo tempo su un grave evento verificatosi la notte di Capodanno a Belvedere Marittimo.
I Carabinieri, alle ore 05.30 circa dell’1 gennaio, allertati da una chiamata giunta sul numero d’emergenza 112, sono intervenuti nei pressi di un noto locale notturno a Belvedere Marittimo ove era stata segnalata la presenza di un ragazzo ferito. Giunti sul posto hanno constatato che poco prima vi era stata una lite tra alcuni ragazzi e uno di essi era già stato trasportato presso la clinica Tirrenia Hospital. Il giovane, un 26enne cetrarese, presentava vistose ferite provocate da arma da taglio all’altezza del fianco sinistro, al torace e sul capo. Poiché alcuni fendenti avevano sfiorato organi vitali è stato necessario l’immediato trasferimento in elicottero presso l’ospedale Germaneto di Catanzaro: qui è rimasto ricoverato in terapia intensiva per diversi giorni, inizialmente in pericolo di vita, ma fortunatamente è stato dimesso dopo circa 10 giorni all’esito di un delicato intervento chirurgico.
Fondamentali per la ricostruzione di quanto accaduto e per l’identificazione dell’autore del reato sono state le testimonianze delle persone che hanno assistito ai fatti, raccolte con non poche difficoltà dai Carabinieri che hanno ininterrottamente operato con il costante e fondamentale supporto dell’A.G. di Paola. Inizialmente infatti le dichiarazioni rese da molti dei soggetti escussi si sono rivelate generiche, alcune anche inattendibili e reticenti molto probabilmente per il timore di eventuali ritorsioni nei loro confronti.
Il 18enne cetrarese è accusato di tentato omicidio aggravato in quanto avrebbe compiuto atti idonei e univocamente diretti a cagionare la morte del 26enne, evento non verificatosi per cause indipendenti dalla propria volontà e per aver agito per futili motivi. In particolare, all’interno di una discoteca, nel corso della nottata ha più volte provocato e minacciato un amico della vittima, un ragazzo anch’egli appena 18enne, che quella notte era in compagnia della propria fidanzata per festeggiare l’inizio del nuovo anno, ragazza per la quale l’arrestato nutriva un interesse da tempo. Quest’ultimo, nei pressi dell’uscita del locale, ha nuovamente insultato il giovane in compagnia della sua fidanzata e ne è nata una violenta colluttazione tra i due; il 26enne, a questo punto, ha cercato di sedare il litigio ed è intervenuto in difesa dell’amico, tuttavia, in pochi attimi, è stato dapprima minacciato e successivamente aggredito fisicamente dal 18enne cetrarese venendo nella circostanza colpito ripetutamente con un’arma da taglio, verosimilmente un coltello, all’altezza di organi vitali, solo per puro caso non mortalmente.
Gli accertamenti investigativi appena descritti hanno permesso l’emissione del provvedimento restrittivo nei confronti dell’indagato.
Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari pertanto è da ritenersi presunto innocente fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza di natura irrevocabile.