“Pronto soccorso di Lamezia Terme, decine di persone in attesa di essere visitate, 2 in codice rosso e numerose in codice giallo e verde. A visitare i pazienti, in ordine di gravità, due soli medici: una dottoressa italiana e una cubana. Qualche infermiere che si destreggia tra accettazioni e assistenza ai pazienti, due guardie giurate e un poliziotto a calmare gli animi dei parenti dei malati che prendono d’assalto la sala d’attesa come mosche sul miele. Tutto ciò mentre il nostro governatore Occhiuto si vanta di aver risolto i problemi della sanità calabrese con l’assunzione di medici attraverso l’ultimo concorso regionale. Peccato, però, che tale concorso risulti ancora incompiuto poiché la prova scritta è stata svolta quasi due mesi fa dai candidati che attendono ancora la convocazione per la prova orale e pratica.
Nel frattempo, i nostri medici, in particolare quelli che operano nel servizio di emergenza/urgenza, sono costretti a fare i salti mortali pur di curare i cittadini: turni interminabili, strumentazioni non funzionanti o del tutto assenti, poche barelle e reparti saturi. Ultima, e non per importanza, la sicurezza sul lavoro di medici, infermieri e operatori sanitari, costretti a subire quotidianamente aggressioni fisiche e verbali dai pazienti e dai loro parenti esasperati da una situazione ormai incancrenita. Queste sono solo alcune delle problematiche che affliggono i professionisti della sanità calabrese e che i cittadini denunciano ormai da anni.
Quindi caro Presidente Occhiuto, piuttosto che chiamare medici dall’estero, pagandoli a peso d’oro e perdendo tempo per insegnare loro la lingua (e la medicina) italiana, faccia portare a termine i concorsi banditi e acceleri le assunzioni perché ne abbiamo veramente bisogno”.
Così in una nota Francesco Carito (PD).