LAMEZIA TERME (CATANZARO) «Ci giunge da parte di alcuni genitori una segnalazione, corredata da foto – scrive in una nota il Presidente di ADICONSUM Calabria Michele Gigliotti –, relativa al fatto che ad alunni di una scuola primaria di Lamezia Terme, l’Istituto Comprensivo Perri-Pitagora, è stata consegnata della frutta in pessime condizioni di conservazione.
Non cè dubbio che il programma Frutta e verdura nelle scuole, promosso dallUnione Europea, possa avere per gli scolari degli istituti che lo accolgono unimportante funzione nel divulgare il valore ed il significato della stagionalità dei prodotti, promuovere il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di educazione alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare, diffondere l’importanza della qualità certificata, sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari. Proprio per questo, ci domandiamo chi controlla la qualità e la sicurezza alimentare dei prodotti distribuiti prima che giungano alle scuole coinvolte: si rischia, infatti, di non raggiungere gli obiettivi del programma UE, anzi di ottenere leffetto opposto e di creare sfiducia in simili utili iniziative.
Augurandoci che quello evidenziato dai genitori della scuola lametina sia un incidente di percorso conclude il Presidente di ADICONSUM Calabria , chiediamo che la frutta consegnata agli istituti scolastici sia sottoposta ad un controllo preventivo efficace, in modo da evitare il ripetersi di fatti incresciosi come quello segnalato».