Lamezia Terme, il Liceo Campanella ricorda Giulia Cecchettin con una lezione di Educazione civica

Lamezia Terme, il Liceo Campanella ricorda Giulia Cecchettin con una lezione di Educazione civica

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A conclusione del ciclo di  iniziative svolte nel mese di  novembre u.s. per ricordare la giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne e in occasione delle esequie della giovane Giulia Cecchettin, celebrate pubblicamente in Prato della Valle, a Padova, il Liceo “Tommaso Campanella” ha inteso porgere, nella stessa ora, a circa 500 Studenti e Studentesse dell’Istituto una lezione straordinaria di Educazione civica presso le sale del cinema The Space di Lamezia Terme: è stata, infatti, proposta loro la visione del recente film di Paola Cortellesi  “C’è ancora domani”, nell’ambito degli spettacoli matinée.

Per riaffermare il diritto alla vita, alla dignità della persona, alla libertà di scelta, all’istruzione, all’uguaglianza sostanziale e alla parità di genere, la Dirigenza del “Campanella” ha chiesto ai coordinatori di tutti i Dipartimenti in indirizzo e alle Funzioni Strumentali di strutturare un concorso interno, in cui ogni Studente o Studentessa potrà svolgere un elaborato, sotto forma di lettera, recensione, tema, racconto o prodotto multimediale avente ad oggetto le tematiche affrontate nel film visionato.

La scuola da sempre porta avanti progetti di educazione al rispetto, alla parità di genere, alla convivenza ed il film della Cortellesi, di forte impatto pedagogico offre spunti di riflessioni e permette una lettura storica, antropologica, sociale di una problematica che appartiene a tutti i tempi e che negli ultimi anni è diventata una preoccupante emergenza.

La dirigente dott.sa Susanna Mustari nel sostenere tutte le iniziative che rivolgono particolare attenzione alla triste pagine di cronaca che mortificano le nostre coscienze sottolinea come “tutti i percorsi e le attività di Educazione civica  siano atti a far germogliare in  noi la consapevolezza di una necessaria svolta culturale e valoriale che non ritenga nessuno immune da responsabilità individuali ancor prima che collettive, se si intende davvero rivoluzionare comportamenti quotidiani ed orizzonti d’attesa”.


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