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Lamezia Terme, manifestazione “Stop alla violenza sulle donne” nel cortile della Parrocchia Santa Maria Goretti

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La battaglia contro la violenza sulle donne ha trovato voce e sostegno tangibile nella manifestazione “Stop alla violenza sulle donne #UNITEVIANOI”, tenutasi con grande partecipazione presso il cortile della Parrocchia Santa Maria Goretti, promossa con determinazione dall’Istituto L. Costanzo sede di Lamezia Terme.

L’evento, caratterizzato da una vibrante unione di individui decisi a combattere questa piaga sociale, è stato organizzato con impegno e dedizione da docenti e studenti dell’Istituto Costanzo, riconosciuto per il suo costante impegno nella sensibilizzazione in merito a diverse tematiche patendo proprio da quella di una educazione ambientale coniugando dunque,  il valore di “rispetto” in tutte le forme della società.

A dare il benvenuto è stata la dirigente, la dottoressa Maria Francesca Amendola che ha con fermezza di parole , rimarcato il dinego alla violenza contro le donne, scuotendo i suoi studenti con numeri drammatici di donne uccise da mani sanguinarie.

La campagna comunicativa ha assunto un ruolo centrale in questa manifestazione, proponendo messaggi chiari, incisivi e solidali contro qualsiasi forma di violenza rivolta alle donne. Attraverso mezzi di comunicazione visiva, verbale e artistica, sono stati veicolati concetti di rispetto, uguaglianza di genere e supporto attivo verso le vittime di violenza. La presenza numerosa e diversificata di partecipanti, inclusi rappresentanti militari, istituzionali, religiosi, membri della comunità, associazioni e personalità locali, ha sottolineato l’importanza dell’unione di fronte a questa tematica cruciale. La rete quale luogo ed occasione per tessere legami e creare l’antidoto alla violenza.

La giornata è stata arricchita dalla presenza delle forze dell’ordine, in particolare da rappresentanti dell’arma dei Carabinieri della Stazione di Sambiase, Il Carabiniere scelto, Rita Vinci ed il Maresciallo, Simone Melito che hanno con vigore, ricordato la loro disponibilità all’ascolto, ammonendo i ragazzi al rispetto certi di non essere soli lungo il cammino.

Emozionante poi, è stato il messaggio di alcuni anziani dell’associazione Anni d’Argento, rappresentata da Luisa De Fazio, che da nonni hanno aperto il cuore a tutti gli studenti, richiamando la necessità dell’ascolto.

E la centralità dell’ascoltare l’altro, riuscendone a leggere i silenzi e le fragilità, è stato il professore Lagrotteria, docente dell’istituto.Le professoresse  Loizzo e Masi hanno invece coordinato gli studenti con alcune esibizioni di canto e ballo.

A portare il saluto dell’ Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, l’assessore Vaccaro, l’Assessore Muraca e Linda Mazza in rappresentanza della Commissione Pari Opportunità del comune.

La parola Rispetto è stata la parola più utilizzata – ha ribadito don Pino Angotti – sottolineando che l’amore non uccide ma guarda invece, al bene dell’altro senza nessuna forma al possessivo. Egli ha poi ricordato la storia di Santa Maria Goretti, vittima della mano di un uomo che diceva di amarla. La giovane Santa è riuscita con la forza del perdono, a trasformare quelle coltellatericevute in possibilità di riscatto.

Alla preghiera dell’Ave Maria finale, sono state affidate tutte le donne vittime della ferocia disumana dell’uomo, non fratello ma carnefice. ultima delle quali proprio Giulia.

Grazie al coinvolgimento attivo e alla partecipazione di tutti i presenti, la manifestazione ha segnato un passo significativo nel promuovere una cultura di rispetto e consapevolezza, spingendo per un cambiamento positivo e duraturo nella società.


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