Lamezia, parte la rassegna "Le stagioni del libro", il 28 settembre presentazione del romanzo “L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi” di Giovanni Di Marco

Lamezia, parte la rassegna “Le stagioni del libro”, il 28 settembre presentazione del romanzo “L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi” di Giovanni Di Marco

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Lamezia Terme – “Tornano gli appuntamenti letterari nella città di Lamezia Terme questa volta con una rassegna letteraria che ci accompagnerà per tutto l’anno. La rassegna “Le stagioni del libro” è a cura del Sistema Bibliotecario Lametino, in collaborazione con Litweb Ippolita Luzzo e la giornalista Maria Chiara Caruso. Primo ospite della rassegna letteraria sarà Giovanni Di Marco, giornalista e scrittore ideatore del progetto Booklover, collabora con diverse testate giornalistiche tra cui SkySport, Gazzetta dello Sport, LuciaLibri e Telegiornale di Sicilia” è quanto si legge in una nota.

WhatsApp Image 2023-09-26 at 09.04.02“Giovedì 28 Settembre alle ore 18.00 presso il Caffè Letterario Chiostro a Lamezia Terme, verrà presentato il romanzo “L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi” opera prima di Giovanni Di Marco, edizioni Baldini+Castoldi, vincitore del Premio per la cultura mediterranea 2023, votato da quattrocento studenti che sarà premiato a Cosenza il 29 Settembre. Tonino – raccontano – è un ragazzino quando sua madre muore dopo aver dato alla luce il suo ultimo figlio, ma quel giorno nel mondo non si parla d’altro che dell’attentato a Papa Karol Wojtyla. La storia è ambientata in un paesino dell’entroterra siculo e Tonino ha una passione sfrenata per il calcio in particolare per la Juventus. Il ragazzo sembra destinato al ruolo di vittima non solo per la prematura scomparsa della madre, ma soprattutto perché subirà le attenzioni morbose di Padre Alfio”.

“In risposta agli abusi – prosegue la nota – Tonino rischia di diventare il carnefice di sé stesso mentre nel mondo si ragiona di guerra fredda e della vittoria dell’Italia ai Mondiali dell’82. Questa storia riesce a far luce sul dramma reale delle vittime di abusi da parte di membri del clero e su quell’ingiustificabile silenzio che per anni ha tutelato e protetto i carnefici lasciando le vittime al proprio destino”. “Mi mancava guardare il mare dal terrazzo, stretto a mia madre. Guardare il mare mi piaceva: era come mia madre, sempre lì, giorno e notte. Chi avrebbe mai pensato che un giorno potesse sparire? Eppure è successo. Una mattina mi sono svegliato e lei non c’era più. Del mare non era rimasto niente”.


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