di Marco Foti – Il campo Rom di Scordovillo ha in essere, dal lontano 2011, un ordine di sgombero della Prefettura di Catanzaro. Lo stesso Prefetto, negli anni successivi, ha chiesto ufficialmente all’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme la redazione di un “progetto” per il più grande campo rom del Sud Italia.
Su questo tema, nei giorni scorsi, si è tenuta una riunione, presieduta dal prefetto di Catanzaro, con tutti gli stakeholders del territorio.
La riunione ha avuto in agenda l’accelerazione degli interventi di bonifica dell’area attualmente occupata dall’accampamento rom di Scordovillo e l’avvio della definizione di una progettazione che consenta di avviare e portare a compimento nei tempi previsti gli interventi di bonifica dell’area.
Una bonifica per la città di Lamezia Terme che deve prendere le mosse dalla previsione di un’area da destinare ai giovani, alle famiglie, alle mamme, alle nonne attraverso la realizzazione deI “Parco Urbano di Scordovillo”.
È vero. È un mio vecchio pallino, un’idea di piano per cui il “Parco Urbano” deve puntare prima di tutto alla realizzazione di una struttura polivalente, un belvedere della città, una pista ciclabile (da collegare ad un percorso già presente ma che deve essere ripristinato in termini di manutenzione e sicurezza stradale) ed un percorso per gli appassionati di mountain bike.
La mia idea di progetto è quella di ampliare quanto più possibile le fasce dei potenziali fruitori del “Parco Urbano”, individuando aree di interesse differenziate, ma integrate nel sistema territorio-parco, un “green park” caratterizzato da sistemi di mobilità elettrici (biciclette, scooter, minicar) a servizio dei cittadini.
Auguri ed auspico che tutto ciò possa accadere in modo che sia apprezzabile un cambio di passo per Lamezia Terme.
Ad Maiora.