Il 17 agosto al Festival “Passaggio in Festa” di Decollatura incontro con lo scrittore Antonio Cannone

Il 17 agosto al Festival “Passaggio in Festa” di Decollatura incontro con lo scrittore Antonio Cannone

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Il Festival “Passaggio in Festa” di Decollatura nell’area del monte Reventino nella presila lametina, ospiterà il prossimo 17 agosto alle 18:00 lo scrittore Antonio Cannone che dialogherà con Lucia Bonacci parlando degli ultimi due lavori: il romanzo “aMalavita” e il saggio “Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato”. Fra le tante iniziative della kermesse di Decollatura giunta alla sua decima edizione e che ospita numerosi artisti, l’incontro con la letteratura rappresenta un momento importante e oltremodo significativo.
La presenza di Antonio Cannone, che negli anni ha ottenuto numerosi consensi e riconoscimenti con le sue opere, punta ad approfondire i temi dei libri di cui si parlerà. “aMalavita” è un romanzo di formazione con il quale l’autore narra la storia di un’infanzia in Calabria vista attraverso gli occhi di Totò, il protagonista, che vive tra ribellione interiore e spensieratezza, gli anni della prima infatuazione; delle prime amicizie e dei giochi di quartiere. Passando dalle esperienze di gruppo e attraversando storie di emarginazione e delinquenza, povertà e consapevolezza di una realtà difficile segnata da profonde ingiustizie ed eventi dolorosi e spregevoli. Un racconto che restituisce uno spaccato di vita di un passato che finisce per prendere la forma del presente con implicazioni nel tessuto sociale esercitate da una ‘ndrangheta più che mai padrona delle sorti del territorio. Un libro per comprendere come nasce il fenomeno mafioso di quell’aggregazione criminale che oggi è diventata una delle più potenti al mondo, favorita dal perenne disagio sociale che si traduce in un percorso tortuoso di sopravvivenza, tra violenze fisiche e psicologiche. Il secondo libro, “Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato”, è un saggio che affronta le vicende legate all’uccisione del sovrintendente di polizia, Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano, assassinati in un agguato mafioso a Lamezia Terme il 4 gennaio 1992. Lo fa con nuove “rivelazioni” grazie anche ad una esclusiva intervista al figlio primogenito della coppia uccisa, Walter. Nel libro, infatti, oltre alla condanna inflitta al Pm dell’epoca per “gravi colpe” e “inadempienze”, Cannone scrive di circostanze inedite che emergono dal racconto di Walter Aversa. Si tratta di particolari fino ad oggi sconosciuti.


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