“Il futuro ha le radici nel passato. Il suo seme è l’istante del presente”. È stata la Cassandra di Elisabetta Pozzi ad inaugurare la sezione teatrale della rassegna Lamezia Summertime 2023, riportando la manifestazione tra le mura imponenti e gli ulivi secolari dell’Abbazia benedettina, un luogo di suggestioni impregnato di un tempo “puro, che non esiste nei libri di storia, e perduto, che solo l’arte sa ritrovare”.
Dalla tragedia attica del V secolo ai giorni nostri, Pozzi, tra le maggiori interpreti della scena contemporanea italiana, ha portato sul palco uno spettacolo che è anche un appello a “guardare quello che succede intorno a noi”.
Le parole ipnotiche della profetessa troiana cui Apollo diede il dono di prevedere il futuro e, insieme, la condanna di non essere creduta, hanno catalizzato per oltre un’ora l’attenzione del pubblico attraverso l’interpretazione in chiave moderna di un personaggio che porta con sé molto della condizione femminile, archetipo della protagonista in grado di sovvertire un sistema tutto maschile. Una rilettura acuta, contaminata anche dalle visioni e dalle parole di autori più recenti come Eliot e Pasolini, che trova nel finale il senso della storia tragica di Cassandra e della condizione umana tutta: la sacerdotessa prevede il futuro dell’uomo moderno con la sua incapacità di porsi dei limiti e la difficoltà a credere e accettare la verità.
Un lungo applauso ha concluso l’interpretazione di Pozzi che, sola sul palco e con scenografie e costumi essenziali, ha ricreato mondi e civiltà differenti e lontane, pensieri e riflessioni antiche e attuali, inducendo gli spettatori a identificarsi con la protagonista ed empatizzando con lei.
Le rovine dell’Abbazia, “le vecchie pietre che hanno permesso di costruire il nuovo cosicché la storia potesse andare avanti”, hanno rappresentato un prolungamento simbolico del palco, contribuendo a ricreare un’atmosfera sospesa tra l’epoca del mito e la nostra.
Sarà lo stesso teatro a cielo aperto a ospitare il secondo appuntamento della rassegna Teatroltre: Il Teatro Ritrovato con un altro protagonista d’eccezione, lo scrittore e raccontastorie Stefano Massini e lo spettacolo L’alfabeto delle emozioni venerdì 11 agosto alle 21.
Massini è uno scrittore che ha la sua cifra distintiva nel coniugare una spiccata vena letteraria ad un forte estro di narratore dal vivo. È lo scrittore italiano vivente più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo. I suoi testi sono tradotti in ventisette lingue e messi in scena da Broadway alla Comédie-Française, da registi come Luca Ronconi e il premio Oscar Sam Mendes. È riuscito ad aggiudicarsi un Tony Award, il Drama League Award 2022 e l’Outer Critics Circle Award 2022.
Massini porterà in scena un viaggio profondo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci. In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione, trascinerà il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro.