Lamezia, tutto pronto per l’Old Nicastro Jazz Festival

Lamezia, tutto pronto per l’Old Nicastro Jazz Festival

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Tutto pronto per il primo appuntamento dell'”Old Nicastro Jazz Festival!”.
Il nuovo contenitore musicale, la cui Direzione Artistica è di Tommaso Colloca, vedrà esibirsi domani 19 luglio (mercoledì) alle ore 21,00 sull’Isola pedonale gli “Joy’s Wings Quartet” del talentuoso chitarrista Joy De Vito, accompagnato da Andrea Mellace al vibrafono, Tommaso Pugliese al contrabbasso e Alessandro Marzano alla batteria.
La formazione talentuosa, tutta calabrese, che vanta importanti collaborazioni sulla scena del jazz che conta, dopo lo strepitoso successo al Catanzaro Jazz Fest, approda nella città della piana per dare il “la” al neonato Festival Jazz. L’evento è organizzato in collaborazione coi locali BirCock e Aria che insistono sull’area pedonale.
Domenica 23 luglio alle ore 21,00 si svolgerà il secondo appuntamento della kermesse col concerto degli “Swat Quartet” del talentuoso compositore e vibrafonista lametino jazz Samuel Cerra che attualmente frequenta la Longy School of Music a Cambridge in Massachusetts. Un progetto originale Swat che fonde la musica scritta da autori italiani per il cantautorato, per il cinema, per le sigle televisive e spot pubblicitari, ai celebri standards del jazz. Oltre a Samuel Cerra, la formazione è composta da Giovanni Brunetti al piano, Francesco Leone al basso elettrico e Giuseppe Cutuli alla batteria. L’evento è realizzato in collaborazione col birrificio artigianale Lametus del Mastro birraio Niccolò Crapis e si svolgerà all’aperto presso l’omonimo stabilimento in Via Fortunato.
“Ci aspettiamo una grande partecipazione di pubblico – ha dichiarato il Direttore Artistico Avv. Tommaso Colloca – Lamezia da decenni diffonde la cultura della musica jazz. Fu mio zio, il Prof. Silvano Colloca a dare la stura alla musica popolare afroamericana in città, esibendosi col fior fiore del grande jazz italiano. Poi proseguì il Lamezia Jazz sotto la direzione artistica del Prof. Egidio Ventura, grazie al quale arrivarono, per più d’un decennio, le più importanti stelle del jazz internazionale. Abbiamo avvertito pertanto – conclude Colloca – la necessità di riprendere il filo del discorso che s’era interrotto da qualche anno”.


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