Con la Giornata Mondiale del rifugiato, si apre a Lamezia Terme la dodicesima edizione del Festival Trame. Tema: “Mediterraneo, Crocevia di mafie, migrazioni, sogni”.
Sul palco presenti Don Giacomo Panizza (Comunità Progetto Sud), Hafsa Abdulahi (testimone), Giulia Cicoli (Still I rise), Silvio Messinetti e Claudio Dionesalvi (Il Manifesto), con la moderazione di Valentina Stella.
L’incontro, cominciato con un minuto di silenzio in onore delle vittime dei naufragi, ha portato gli ospiti a parlarci delle loro esperienze e testimonianze: Don Giacomo Panizza, punto di riferimento sul territorio lametino per l’accoglienza e l’integrazione delle minoranze, tramite la sua “Comunità Progetto Sud”, ha ribadito l’importanza di agire, in quanto “se non c’è accoglienza c’è indifferenza”.
Hafsa Abdulahi, raccontando il suo viaggio, ha espresso la sua rabbia e il dolore di ciò che ha dovuto affrontare; partita dalla Somalia, in guerra dal 1986 e tutt’ora in corso, a causa di una sovversione di potere che ha portato ad un regime dittatoriale. È arrivata in Kenya narrandoci della forte corruzione all’interno del paese per poi giungere in Libia in cui è stata detenuta in un campo di prigionia. Da lì il viaggio nel Mediterraneo nelle mani degli scafisti, in quello che potrebbe essere uno dei viaggi più pericolosi del mondo.
Silvio Messinetti e Claudio Dionesalvi giornalisti de “Il Manifesto”, hanno espresso dissenso circa le politiche dei governi europei in materia di immigrazione ed accoglienza in quanto si sono dimostrati spesso indifferenti: Migrare non è un lusso contrariamente alla retorica che viene spesso fatta in campagna elettorale.
L’incontro si è concluso con un Live Painting a cura di Movimento Icica e l’intrattenimento musicale con Nimby e Nicholas Gaisie Princewill.