Andrà in scena domani sera in Piazza 5 Dicembre di Lamezia Terme la versione teatrale dell’ imponente Opera musical “Francesco de Paula”, sulla vita e i miracoli di San Francesco di Paola, il santo calabrese venerato in tutto il mondo. Lo spettacolo inizierà alle ore 21:00 ed è ad ingresso libero, nel quadro dei Festeggiamenti di San Francesco e del festival “Senza Luoghi Comuni” organizzato dalla locale Associazione Culturale “AD TURRES MMXX” con la collaborazione della Regione Calabria (Attività Culturali – “Calabria Straordinaria”). Davanti al grande palcoscenico saranno anche sistemati posti a sedere, disponibili fino ad esaurimento.
L’Opera, scritta e composta dal Maestro Francesco Perri, compositore di fama internazionale e direttore del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, è prodotta dalla Show Net di Ruggero Pegna, che già nel 2017 realizzò al Palacalafiore di Reggio il primo allestimento con produzione televisiva.
“La prima di domani sera – spiegano Pegna e Perri – è una versione rivisitata per spazi aperti e teatri, mentre la produzione vista a Reggio era per grandi palasport, con costi enormi che ne impedivano la circuitazione. Dal punto di vista di musiche, testi e immagini, è stata conservata la struttura originale dal grande impatto emotivo. In questo modo, lo spettacolo potrà essere effettuato in ogni tipo di location con costi accessibili e modalità tecniche flessibili. Ci auguriamo – concludono il produttore e l’autore – di poter replicare questo spettacolo tutto calabrese ovunque si voglia celebrare la figura di San Francesco di Paola.”.
Nato a Paola (Cosenza) nel 1416, frate Francesco morì in Francia nel 1507, dove fu chiamato da Re Luigi XI per essere guarito da un male incurabile. La Sua Canonizzazione risale proprio al primo maggio del 1519.
Il nuovo allestimento si avvale delle videoscenografie elettroniche del team di Enrico Pulice, dei suoni e del light design della Check Sound di Antonio e Tommaso Paparo e delle coreografie di Ilaria Rametta con il suo gruppo di ballo. Nel cast sono stati chiamati autentici talenti calabresi, dal tenore Federico Veltri nel ruolo di San Francesco, al soprano Giulia Tenuta in quello della madre, ed ancora Alessandro Castriota Scanderbeg nel doppio ruolo del Diavolo e del Re di Napoli, mentre Angelica Artemisia Pedatella è Brigida, la sorella di San Francesco e, in altre scene, la “donna in rosso” che cercherà di allontanare il frate da Dio. Narratore è il poliedrico attore catanzarese Massimo Rotundo.
Il corpo di ballo è composto, oltre alla direttrice Ilaria Rametta, dalle ballerine Elisabetta Meraglia, Mariagiovanna Casalinuovo, Irene Leone, Aurora Mastroianni, Aurora Filippis e Federica Rettura.
L’opera si discosta dalla tradizione del genere lirico e tenta coraggiosamente di esplorare nuovi linguaggi e commistioni, un insieme perfettamente riuscito di Teatro, Opera, Lirica, Sinfonica, Musical. Il risultato è efficace, musicalmente sorprendente, con arie godibili seguite da ben costruiti recitativi sospesi. Un’opera “Pop” che raggiunge l’obiettivo di emozionare anche chi non conosce la figura di San Francesco di Paola e, al contempo, offrire una sontuoso e straordinario spettacolo di grande impatto visivo, affidato ad un cast di talentuosi interpreti.
Il compositore Francesco Perri, recentemente premiato a New York con il “Winter Film Award” per la colonna sonora del film “The Guardian of Ice”, presenta così il suo lavoro: “E’ una suggestiva epopea musicale per conoscere il messaggio del Santo della Calabria, dalla sua nascita avvolta in un’aura soprannaturale nella piccola e assolata Paola, alla scelta dei suoi genitori di instradarlo alla vita religiosa e alla sua giovane vocazione eremitica, fino alla fondazione di numerosi eremi e la nascita della congregazione paolana, detta anche Ordine dei Minimi. Il racconto scorre tra aneddoti agiografici ed eventi prodigiosi che resero grande “il frate eremita” agli occhi dei fedeli. Il mio testo sceglie di raccontare con sguardo laico Francesco “uomo moderno”, la sua eterna lotta per vincere la “tentazione”. Il diavolo, è presente fin dalle prime battute. Francesco resiste e fonda la sua vita sulla continua ricerca del Signore, nello spirito della “minimezza” da cui scaturisce l’amore e la carità verso il prossimo”.