“Leggo per l’ennesima volta che alcuni miei colleghi Consiglieri Comunali hanno preso posizioni dure e trancianti in merito a decisioni assunte da Dirigenti Scolastici della nostra città, chiedendo il ritiro di provvedimenti presi peraltro in seno a Consigli di Istituto che, rammento, vedono la partecipazione di rappresentanti degli insegnanti e genitori.
Ricordo gli attacchi duri mossi alla Dirigente della “Manzoni Augruso” rea di aver voluto sostituire la Festa della Mamma e del Papà con la Festa della Famiglia; l’unica finalità era quella di proteggere i tanti bimbi orfani di madre o di padre frequentanti l’Istituto. Avevo un compagno alle elementari che per 5 anni consecutivi ha preparato il lavoretto per la festa del Papà benchè fosse morto quando lui era in fasce. Scoprirlo a distanza di anni mi ha profondamente scosso. Anche per questo l’ho trovata una scelta condivisibile, magari perfettibile, ma sicuramente animata da una spiccata sensibilità che mi auguro governi l’agire di tutti i Dirigenti Scolastici.
Oggi leggo dalla stampa che vi è stato un altro durissimo attacco rivolto al Dirigente dell’I.C. “Perri Pitagora” per aver impedito a 30 alunni “vivaci” di partecipare alla gita di istruzione, in quanto destinatari di note disciplinari e per aver avuto comportamenti in violazione del Regolamento dell’Istituto. Il Consigliere, che confonde evidentemente la maleducazione in “vivacità”, è intervenuto criticando aspramente la decisione, a mio avviso impropriamente, visto che non mi risulta abbia competenze specifiche in tema di didattica e pedagogia.
Cosa auspica il Consigliere, di imporre ai malcapitati professori di assumersi la responsabilità di portare in gita 30 alunni che non hanno meritato la fiducia della scuola e magari inseguirli divertiti mentre sono intenti a commettere le loro “simpatiche marachelle”? Credo sia veramente troppo!
Detto ciò credo che il ruolo di noi consiglieri non sia quello di bacchettare i Dirigenti Scolastici le cui scelte adottate sono, nei casi specifici, da me ampiamente condivise, ma sostenerli e fargli sentire la nostra vicinanza.
Credo che se molti dei nostri ragazzi si sono persi è proprio perché il rigore ha lasciato troppo spesso il passo all’indulgenza, e la disciplina alla benevolenza”.
Così in una nota il consigliere comunale Lucia Cittadino.