Un tavolo tecnico per qualificare ancor più la spesa dei fondi Feamp e tutelare maggiormente i diritti dei pescatori.
Questa la decisione scaturita dal confronto tra l’assessorato regionale all’Agricoltura e alle Risorse agroalimentari e l’Alleanza delle cooperative italiane del settore della pesca, che comprende circa l’80% dei pescatori calabresi.
Alla riunione, che si è svolta in Cittadella regionale, oltre all’assessore Gianluca Gallo e al direttore generale del dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, hanno partecipato Gennaro Raso e Antonio Orlando per Agci Calabria; Angela Scigliano e Manuela Asteriti per Confcooperative; Lorenzo Sibio e Claudio Liotti per Legacoop Calabria.
LE RICHIESTE
L’Alleanza delle cooperative, in particolare, aveva richiesto l’avvio di un confronto sulle difficili condizioni dei pescatori e delle marinerie regionali, strette dai vincoli imposti dalla Commissione europea.
«Immediata e positiva la risposta della Regione, negli ultimi mesi impegnata – spiega una nota dell’assessorato – in una serie di iniziative finalizzate a riportare il mondo della pesca al centro della scena sotto il profilo economico ma anche scientifico».
Nello specifico, l’assessore Gallo ha rimarcato il bisogno di «rispettare il concetto di sostenibilità ambientale coniugandolo necessariamente con la natura economica e sociale della pesca, che in Calabria riveste un’importanza fondamentale in quanto fonte di sostegno per tante famiglie, nonché prezioso patrimonio di cultura e tradizioni».
Da qui la convergenza sull’opportunità di istituire, in tempi rapidi, un tavolo tecnico che, oltre alla Regione, includa i rappresentanti delle cooperative dei pescatori e i Flag calabresi, al fine di coinvolgere più di quanto già non avvenga gli attori principali del settore anche nelle attività di pianificazione. Il nuovo organismo, che si riunirà per la sua prima seduta già a metà aprile, si occuperà di qualificare ancor più la spesa, contribuire in termini di proposta alla definizione della prossima programmazione Feamp e di individuare soluzioni efficaci e concrete per valorizzare il ruolo e tutelare i diritti dei pescatori calabresi, che nell’ultimo periodo, hanno subito perdite di oltre il 20% della propria redditività.
Parallelamente, si lavorerà all’istituzione di un Osservatorio permanente, con compiti di studio, ricerca e monitoraggio.
GALLO: «VALORE AGGIUNTO PER ECONOMIA»
«Il settore della pesca – commenta Gallo – rappresenta un valore aggiunto per l’economia calabrese. La Regione si impegna a richiamare l’attenzione dell’Ue sugli sforzi messi in atto dalle marinerie calabresi, specie durante la pandemia, per garantire l’arrivo sulle tavole dei consumatori, nonostante le pesanti restrizioni comunitarie, di prodotti freschi e di qualità. Non si tratta di rinunciare alla tutela dell’ambiente, ma di trovare un equilibrio che permetta di salvaguardare ambiente, economia e tradizioni: riteniamo sia possibile».