“Una Pubblica Amministrazione si dovrebbe distinguere per la espressa missione di garantire l’interesse pubblico, l’imparzialità e il buon andamento nello svolgimento di tutte le funzioni amministrative, compreso un elevato grado di serietà quando il vertice, sia esso politico o di nomina prefettizia, assume impegni nei confronti dei cittadini e dei propri dipendenti. Potrebbe sembrare una ovvietà o un principio scontato, se non parlassimo del Comune di Lamezia Terme.
I buoni propositi annunciati nei vari incontri con la Commissione Prefettizia, oggi si scontrano con una realtà organizzativa e gestionale ancora più critica e sempre più disordinata e confusa, che se non arginata, metterà a serio rischio l’erogazione dei servizi, di per se già precaria.
L’UIL-FPL Catanzaro ha dato la sua apertura di credito, per cercare di affrontare e risolvere le conosciute problematiche che impediscono un’ordinaria e ordinata risposta alle molteplici sollecitazioni dei lavoratori e dei fruitori dei servizi in capo all’Ente. Ad oggi, l’unico elemento di novità risulta l’istituzione di un tavolo tecnico, che nella concretezza è servito solo a stilare verbali di circostanza, riportando inutili parole su argomenti avulsi dal vero nocciolo delle questioni che il sindacato ha riassunto nel formale memoriale depositato a gennaio u.s..
Infatti, nonostante una gestione amministrativa affidata ad una Commissione Prefettizia, persistono comportamenti che, oltre a minare l’agibilità sindacale, mettono seriamente in discussione la credibilità delle istituzioni che da oltre tre mesi governano il Comune di Lamezia Terme.
Non bastava che l’Ente civico venisse condannato per comportamento antisindacale, adesso ci si ritrova pure il Segretario Comunale sanzionato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione per la reiterata inadempienza ai principali obblighi sanciti in materia di prevenzione della corruzione. Eppure, l’UIL-FPL Catanzaro ad ottobre dell’anno scorso rilevava pubblicamente la mancata approvazione del Piano Anticorruzione dell’Ente, proterviamente rimasta inascoltata. Come spesso accade al Comune di Lamezia Terme in questi ultimi periodi, si ha la convinzione di restare impuniti o peggio l’arroganza e la sciatteria che i dettami normativi, regolamentari e contrattuali possono essere violati o applicati a secondo di chi si siede a governare, come nelle orrende tirrannie che ancora purtroppo insistono nel mondo.
Essendo in vigore anche al Comune di Lamezia Terme il diritto di critica sancito dalla Costituzione, riteniamo che le questioni poste all’attenzione della Commissione Prefettizia non possono essere più sottaciute.
Allo stato, nessun argomento dettagliatamente riportato nel memoriale è stato affrontato nei tavoli tecnici; non risulta liquidata la produttività ai dipendenti dell’anno 2017; non risultano liquidate le particolari responsabilità dell’anno 2017 a tutti i lavoratori dell’Ente; non risulta approvato un Piano Esecutivo di Gestione provvisorio, per come previsto dalla vigente normativa e più volte sollecitato dai sindacati; non risulta una nuova delibera di costituzione della delegazione trattante di parte pubblica, nonostante sollecitata dalla scrivente organizzazione nell’incontro del 9 marzo.
In tutto questo, la Commissione Prefettizia sicuramente avrà annotato nella propria agenda delle miserevoli incompiute ereditate, l’emblematica procedura della contrattazione decentrata aziendale 2018/2019/2020 avviata dal Segretario Comunale Pupa in data 03.09.2020 e rimasta tutt’ora scriteriatamente indefinita. Un comportamento assolutamente fazioso e negligente, oltre che in violazione dell’art. 8 del CCNL 21.05.2018; indice di un evidente defict conoscitivo del Segretario Comunale delle più elementari procedure contrattuali, denotando una lampante inadeguatezza nel ruolo e nella funzione di chi dovrebbe garantire il rispetto delle regole e delle corrette relazioni sindacali, palesemente in contrasto con il tanto ostentato titolo accademico della Louiss Guido Carli di Roma.
In un contesto territoriale così attenzionato e particolarmente colpito da provveddimenti radicali, non dovrebbe essere accettabile che chi detiene il potere sceglie incontrollato quando essere presente in ufficio e magari gestire la cosa pubblica a pizzico e bocconi in relazione ad altri impegni, mentre i dipendenti dei settori di competenza sono lasciati abbandonati alle proprie sorti. In una situazione drammaticamente carente di personale, il buon senso e il buon esempio dovrebbero rappresentare i principi essenziali da trasmettere ai lavoratori. Invece, la situazione potrebbe implodere da un momento all’altro, in particolare in tutti i Settori/Sevizi Tecnici dell’Ente dove, i pochi geometri, ingegneri e architetti rimasti, sono mostruosamente sovraccaricati di pratiche e lavoro, con una inevitabile dilazione dei tempi sulle procedure, esponendo i dipendenti a insopportabili pressioni psico-fisiche, oltre a gogne mediatiche riluttanti e calunniose rappresentazioni di un facinoroso professionista esterno.
La carenza di personale e di dirigenti, rappresenta il primo ed essenziale punto critico da risolvere: la Polizia Locale, il settore servizi alla persona, il settore governo del territorio, il settore tecnico, i servizi demografici; insomma non c’è un settore, servizio o ufficio organicamente adeguato a dare risposte ai cittadini, oltre a risentire del mal governo dell’Ente, sia in termini di indirizzo politico che gestionale.
La speranza del sindacato era quella di riscontrare , col “ governo commissariale “ un cambiamento. Ma invece in amara sintesi emerge purtroppo, la politica del “ Ponzio Pilato “ e Lamezia anche questa scelta non la merita.
In un quadro a dir poco desolante, restano ancora pochi i margini per capire se l’autorevolezza di una Commissione Prefettizia possa ripristinare la regolarità dell’azione amministativa e recuperare i colpevoli ritardi e la confusione del recente passato, dimostrando compiutamente e in tempi brevi che gli atti prodromici a corredo del nuovo fabbisogno di personale, vengano approvati correttamente al più presto e in linea con le procedure richieste dalla Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali. Solo così la comunità e i dipendenti avranno chiara la differenza tra gli improvvisati a governare una pubblica amministrazione e i professionisti della stessa”. Così IL SEGRETARIO GENERALE Bruno Ruberto Uilfpl.