Si parte il 23 marzo con la visita al museo archeologico lametino e a seguire un convegno sugli usi e le tradizioni locali del tempo di Quaresima.
Seguiranno, nei mesi successivi, percorsi di trekkingn el centro storico di Nicastro e Sambiase, momenti di condivisione a contatto con l’ambiente e la tradizione contadina del territorio, la visita al museo diocesano. Questi alcuni degli appuntamenti del progetto “Strade di memoria”, promosso dal Progetto Policoro di Lamezia Terme, presentato ieri nella sede del “Tip Teatro”.
Interscambio tra le generazioni, riscoperta e valorizzazione dei luoghi e degli spazi più significativi del patrimonio storico-culturale cittadino, rimettere al centro le relazioni e la comunità: questi i punti di forza del progetto, redatto dal Progetto Policoro diocesano con l’ausilio della Caritas Diocesana lametina e il supporto della Fondazione Caritas Diocesana, tra i sei vincitori in tutta Italia del XVII bando di progettazione sociale dal titolo “Idee in movimento”, indetto dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro , Progetto Policoro, Caritas Italiana, e 8×1000 della Chiesa Cattolica.
“Vangelo, giovani e lavoro”, queste le parole chiave del progetto Policoro per don Fabio Stanizzo, tutor diocesano, per il quale lo spirito del progetto, avviato ventotto anni fa dalla sinergia tra l’ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana, il servizio nazionale di pastorale giovanile e Caritas Italiana, guarda alla “possibilità di creare lavoro mettendosi insieme, leggendo i bisogni delle comunità, creando sinergie con tutti gli attori sul territorio. Più che un riscontro materiale immediato, “Strade di memoria” è un percorso che avvia processi, valorizza le realtà positive del nostro territorio, crea un interscambio generazionale in cui i più anziani apprendono dai più giovani e viceversa”. Sottolineando l’importanza dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica, Stanizzo ha evidenziato “la preoccupazione della Chiesa italiana per l’occupazione giovanile, in particolare nel Mezzogiorno, spinta che ha portato alla nascita del progetto Policoro nel 1995. Come chiesa diocesana, pensiamo che i nostri giovani sono da sostenere e incoraggiare e noi, se vogliamo bene davvero alla nostra città, dobbiamo giocare da protagonisti e non da semplici spettatori”.
Di “una fede che si esprime nella concretezza di relazioni autentiche che partono dal Vangelo” ha parlato Luca Torcasio, presidente dell’Azione Cattolica Diocesana, che ha sottolineato come il progetto sia in linea con il percorso portato avanti dall’Azione Cattolica Italiana sul tema della rigenerazione dei territori “che significa voler dare vita nuovamente ai nostri territori, che non possono essere lasciati alla dimenticanza. Per fare il bene c’è bisogno di mettersi in rete e noi, mettendoci in rete, sperimentiamo la grazia di essere autenticamente a servizio gli uni degli altri”.
Ad entrare nei dettagli del percorso e a raccontare la loro personale esperienza nel Policoro, gli animatori di comunità Elvira Pelle e Vincenzino Calabrese che hanno sottolineato il loro compito di “facilitatori e accompagnatori dei giovani che vogliono mettersi in gioco. É questa l’attività che svolgiamo settimanalmente presso il centro servizi che nella sede dell’episcopio, facendo da cassa di risonanza delle opportunità che il nostro territorio offre e che spesso non si conoscono proprio per la difficoltà a fare rete”. Sul progetto “Strade di memoria”, i due animatori hanno sottolineato l’ampio coinvolgimento di tanti soggetti sul territorio e l’interazione tra mondo ecclesiale e mondo “laico”.
In bocca al lupo al progetto dal segretario nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica Tommaso Marino, intervenuto con un contributo video, e dall’assessore Giorgia Gargano che ha ribadito il sostegno dell’amministrazione comunale lametina a un progetto che “mette in evidenza il valore delle relazioni e dell’essere comunità”.
Intervenuti i rappresentanti di alcuni dei partner del progetto che, attorno al progetto Policoro, alla Caritas e all’Azione Cattolica Diocesana, coinvolge Open space APS, Scenari Visibili, ManifestBlog, Associazione Anni D’argento, “Un anthurium per Francesco”, Agesci zona Reventino, Festival delle erranze e della filoxenia, IntegrAzioni Calabria e l’Agriturismo Trigna.