“L’ospedale di Lamezia Terme possiede tutti i requisiti per avere l’Emodinamica, per cui chiediamo al commissario alla sanità dr Roberto Occhiuto di procedere subito ad attivare questo vitale servizio”.
Così in una nota il Coordinamento Sanità 19 Marzo che aggiunge: “La Cardiologia di Lamezia infatti ha la sua nuova sala di cardiologia interventistica, che a breve sarà inaugurata; una delle sale più grandi e moderne dell’Italia del sud. Adibita all’elettrostimolazione ed elettrofisiologia, ma può fare molto ma molto di più. Le sue dimensioni, le attrezzature e gli optional permetterebbero oltre che l’interventistica coronarica, anche gli interventi ibridi”.
I rappresentanti del Coordinamento Sanità 19 Marzo scrivono: “la nostra città merita più attenzione sui servizi sanitari, anche sulla scorta del fatto che l’ospedale di Lamezia Terme ha in proposito una posizione baricentrica e quindi ideale, risponderebbe addirittura alle esigenze della popolazione del Vibonese ed alto Tirrenico Cosentino e perciò non avrebbe problemi di utenza. Ricordiamo, ancora, che l’Asp di Catanzaro guidata dal Commissario straordinario dott. Ilario Lazzaro ora Direttore Sanitario Aziendale nei mesi scorsi aveva già deliberato, per lo stesso presidio lametino, l’acquisto di importanti attrezzature diagnostiche, in ordine alle malattie cardiovascolari, e lo stanziamento di risorse per avviare una Riabilitazione cardiologica”.
“Facciamo un appello – concludono – a tutta la politica lametina, associazioni e cittadini per convergere tutti insieme unitari per rivendicare un diritto alla salute ma, sopratutto, lottare per avere l’autorizzazione da parte della Regione Calabria nella figura del commissario alla sanità Roberto Occhiuto, di una sala Emodinamica nell’ospedale di Lamezia Terme, per migliorare l’assistenza sanitaria al nostro territorio e salvare vite umane con uno strumento tecnologico all’avanguardia che verrebbe gestito dal primario dott. Roberto Ceravolo che ha nel suo curriculum la gestione di sale Emodinamiche e di specialisti di Cardiologia che già sono in servizio nel nostro presidio”.