Dopo Sutri (Viterbo), dove Vittorio Sgarbi e la mostra “Sutri. Triste, solitario y final” hanno ospitato anche opere dell’artista catanzarese Saverio Rotundo, detto “U Ciaciu”, nuova trasferta per l’assessore Donatella Monteverdi. La responsabile della Cultura, infatti, è intervenuta in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale alla inaugurazione, a Reggio, di “ALL THE GREAT EARTH Cambiamenti climatici e tutela dei territori. La sfida del futuro”, la mostra prodotta da Bluocean e firmata dai più importanti fotografi di National Geographic e del panorama fotogiornalistico internazionale che racconta la straordinaria bellezza e unicità del pianeta, la maestosità e il rigore della natura insieme ai grandi stravolgimenti dovuti alla continua e massiccia immissione di agenti inquinanti e ai cambiamenti climatici in corso.
La presenza di Monteverdi in riva allo Stretto ha rinnovato, in un certo senso, una tradizione. Gli allestimenti di Bluocean, infatti, anche in passato hanno fatto tappa sia a Reggio, sia nel capoluogo di regione. Quest’anno, ALL THE GREAT EARTH verrà allestita all’ex Stac e sarà visitabile dal 21 aprile al 15 maggio. In quella circostanza, sarà l’assessore reggina alla Cultura, Irene Calabrò, a presenziare presso lo spazio espositivo di piazza Matteotti.
“Sono stata felice di essere a Reggio – ha commentato Donatella Monteverdi – prima di tutto perché l’evento lo meritava per la grande qualità del materiale esposto e per la curatela della mostra. Ma in più, per me è sempre un piacere trovarmi nelle altre città della regione, dove mi sento a casa perché la Calabria è una. ALL THE GREAT EARTH costituisce un bellissimo messaggio che spero arrivi soprattutto alle giovani generazioni – ha aggiunto l’assessore -. La terra è il luogo che ci ospita, non ne siamo i proprietari ma semplicemente gli amministratori e per questo le dobbiamo tutta la cura possibile. Finora non è stato così, perché l’uomo è stato capace di creare cose bellissime nell’arte, nell’urbanistica, nell’elaborazione del pensiero in generale ma, al contempo, è stato altrettanto capace di deturpare, consumare risorse naturali oltre il necessario, creare problemi enormi come quelli di cui soffre l’ambiente. Ecco perché i giovani, che coltivano coscienza nuova, sono un destinatario privilegiato delle immagini che abbiamo potuto ammirare a Reggio e che – ha concluso Monteverdi – saremo lieti di ospitare anche a Catanzaro”.