La Biblioteca Comunale di Lamezia apre le porte ad altre biblioteche che respirino la medesima comune propensione al fare comunità: buone pratiche, progetti europei e attività finanziabili e finanziate sono una parte di un mondo che, in Calabria, esiste nella passione per le possibili narrazioni fiabesche, realistiche, poetiche, drammatiche di un territorio ricco e pieno di contrasti.
Stasera 2 marzo alle 17.00, nella sala conferenze di palazzo Nicotera Severisio, andrà in scena un dibattito guidato dai tirocinanti del Servizio Civile Universale in servizio presso la Biblioteca e il Sistema Bibliotecario e Daniel Cundari, che, tra una risposta e l’altra, interpreterà alcuni brani di letteratura a lui cari.
Esempio di resistenza, oltre che di restanza, è la Piccola Biblioteca di Cuti, fondata da Cundari in un’antica abitazione della frazione di Rogliano.
Luogo di incontri e di dibattiti tra intelligenze diverse, la Piccola Biblioteca può divenire esempio di un modo di fare al contempo diffusione di buone letture e di buon cibo e permettere incontri a misura d’uomo, avendo ad anfitrione un poeta performer come Daniel Cundari, che ha vissuto molti anni all’estero – da Barcellona a Gdansk, da Shanghai a Granada – senza mai perdere il contatto con la propria terra di origine, portata alla notorietà inventando un vero e proprio genere letterario: il suo repentismo cutise si fonda sull’arte dell’improvvisazione poetica dialettale ed è stato ospitato in prestigiosi festival internazionali di poesia e negli spettacoli di Gianna Nannini, di Alfio Antico, di Peppe Servillo. Autore di oltre dieci libri e conoscitore delle letterature sommerse, ha tradotto Trakl, Bolaño, Celan, Mandelstaam, Kavafis. La Biblioteca di Cuti è dunque una sua forma di autobiografia, ma non solo.
L’incontro, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Lamezia, che si avvale della collaborazione del graphic designer Andrea Torcasio, vuole proporre anche un nuovo modello di incontro-dibattito, in cui al pubblico venga riservato uno spazio attivo di intervento e di trasformazione dei ritmi canonici delle manifestazioni culturali.
La poesia è per Daniel Cundari anche strumento di denuncia: non a caso l’incontro di domani rientra tra le manifestazioni programmate dall’amministrazione comunale per riflettere sulla recente strage dei migranti di Cutro, che Daniel omaggerà con un testo da lui spesso declamato e molto caro ai cittadini di Lamezia: il “Canto dei nuovi emigranti”, del poeta Franco Costabile, nato a Sambiase nel 1924.