Lamezia, Grandinetti: “Il presidente del Consiglio Nicotera porti in aula il caso Polo Dulbecco”

Lamezia, Grandinetti: “Il presidente del Consiglio Nicotera porti in aula il caso Polo Dulbecco”

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“Ancora una volta Lamezia tagliata fuori dalla sanità d’eccellenza della Calabria nel silenzio assordante della gran parte della politica lametina.

Sono passati tanti anni da quando l’allora on. Scalzo con il contributo determinante delle associazioni Salviamo la sanità nel lametino, Cittadinanza attiva, Comitato malati cronici del lametino ed ltre associazioni e movimenti  fece inserire in un primo momento anche l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia nell’azienda ospedaliera unica dell’area centrale della Calabria con ruoli ben definiti del nosocomio lametino.

Ma in primavera del 2020 la proposta di inserire anche il nostro ospedale Giovanni Paolo II fu cancellata in un sol colpo, durante una notte in cui su proposta dell’entrante on. Tallini fu di fatto esclusa Lamezia.

E noi?

Anzi e voi? Tutti silenti ancora una volta a vedere morire il nostro ospedale e con esso l’economia che su di esso gira.

Ma perché la nostra classe politica che ci governa non reagisce con il presidente Occhiuto?

Caro Occhiuto Lamezia non è la serie B dell’area centrale della Calabria. Lamezia e il suo comprensorio  è la serie A dell’area centrale della Calabria.

La proposta di Tallini fu presentata con grande enfasi al comune di Catanzaro quando era sindaco Abramo.

La proposta di Tallini fu approvata a maggioranza con l’esclusione di Lamezia.

A me ribolle il sangue quando ricordo queste cose. E noi a Lamezia stiamo a guardare il declino irrefrenabile della nostra città.

Chiediamo “solo” che un Ospedale al centro della Calabria, con potenzialità strutturali uniche, con spazi per elisoccorso, autostrada, aeroporto e stazione a due passi possa essere ricordato.

E’ assurdo che nella citta a noi vicina, Catanzaro, ci siano le sommosse per me giustificate, per una duplicazione dell’Università di medicina a Cosenza e invece la nostra politica a Lamezia  non sa guardare al di là del proprio naso e permette l’esclusione del nostro Ospedale dal nascente polo d’eccellenza.

Ora la legge è stata poi presentata nuovamente in aula dall’attuale presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, legge che è stata approvata e con il nostro Ospedale fuori,  in attesa della definizione del proprio destino.

Anche per questo come per la Sacal la politica lametina guarda silente.

Credo che sia necessario risvegliare le coscienze, al di la del credo politico di ognuno.

Lamezia è di tutti.

Ecco perché vorrei chiedere al presidente del Consiglio Giancarlo Nicotera di convocare un consiglio comunale ad hoc per chiedersi che fine farà Lamezia con il nuovo Polo sanitario Dulbecco e chiedere ad Occhiuto di adottare tutte le misure necessarie affinchè la nascita del Polo Dulbecco non determini definitivamente la morte del nostro Ospedale.

Con l’esclusione del nostro ospedale dal «Polo sanitario d’eccellenza più grande della Calabria e tra i più grandi del Mezzogiorno» per come lo ha definito il presidente Mancuso il Giovanni Paolo II finirà per chiudere e noi non possiamo permetterlo. La spoliazione continua anno dopo anno e la politica ha il dovere di difendere i lametini ormai completamente abbandonati a se stessi”.

Cosi in una nota Francesco Grandinetti.


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