Il Polo “Rambaldi” di Lamezia semifinalista e unica scuola calabrese al “Mad for science”

Il Polo “Rambaldi” di Lamezia semifinalista e unica scuola calabrese al “Mad for science”

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Il Polo Tecnologico “Rambaldi” di Lamezia Terme, per il secondo anno consecutivo, tra i cinquanta semifinalisti del concorso nazionale “Mad for science”, indetto dalla Fondazione Diasorin, rivolto agli istituti superiori con l’obiettivo di premiare la passione per le Scienze della Vita, il lavoro di squadra, il talento dei giovani che intendono intraprendere la carriera nell’ambito delle discipline STEM.

L’istituto superiore lametino, superando una prima selezione che ha visto scendere in campo 262 scuole di tutta Italia, sarà l’unica scuola calabrese selezionata per la competizione di quest’anno, giunta alla settima edizione, inserita nel “Programma per la valorizzazione delle eccellenze per l’anno scolastico 2022/2023”. Il team del Rambaldi è già al lavoro per elaborare e presentare la migliore proposta progettuale, al fine di aggiudicarsi il primo premio di 75000 euro per realizzare un nuovo biolaboratorio e condurre la ricerca progettata.

Cinque studenti – Alessandro Greco (team leader dell’ indirizzo Chimico ambientale), Pasquale Giampà (Grafica e Comunicazione), Alessandro Macchione (Chimico sanitario), Marco Passalacqua (Costruzioni Ambiente e Territorio), Riccardo Vescio (Informatica) – individuati attraverso una selezione interna all’istituto, presenteranno il progetto guidati dalla docente team leader Annamaria Carpino. I cinque studenti sono parte del più ampio team “Mad for Science” della scuola, composto da venti studenti, che dal mese di ottobre sta lavorando su un progetto incentrato sullo studio delle microplastiche nelle acque riversate in mare lungo le coste del territorio lametino, in linea con il tema del concorso dell’anno: le biotecnologie blu, verdi, grigie.

Un progetto che si sta sviluppando con la collaborazione e la sinergia di tutto l’istituto e dei diversi indirizzi.

Gli studenti dell’indirizzo chimico stanno lavorando per mettere a punto nuove esperienze didattiche di laboratorio che permettono di analizzare le acque del territorio, di comprendere gli effetti dannosi che hanno sull’ecosistema marino e sperimentare possibili sistemi di risanamento. Una di queste esperienze didattiche sarà condotta in collaborazione con l’Ente di ricerca CNR ITM  (Consiglio nazionale delle Ricerche- Istituto per la tecnologia delle membrane) che si occupa di recupero delle microplastiche in mare attraverso l’utilizzo di membrane catalitiche.

Gli studenti dell’indirizzo di grafica e comunicazione stanno lavorando per la realizzazione di un video che presenti la scuola, il team, l’Ente di ricerca che collabora con la scuola e il progetto di ricerca stesso, mentre gli studenti di Costruzioni Ambiente e Territorio sono all’opera per la rielaborazione del progetto grafico del nuovo biolaboratorio.

Il progetto è curato e seguito dagli studenti di informatica che promuovono e diffondono la ricerca attraverso la realizzazione e gestione di  un sito internet dedicato.


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